Virus, come cambiano i trasporti: aumentano i posti sui bus e non ci si siede faccia a faccia

Virus, come cambiano i trasporti: aumentano i posti sui bus e non ci si siede faccia a faccia
A Palazzo Balbi raccontano che quando è arrivato il testo del ministero dei Trasporti hanno pensato che si trattasse di uno sbaglio: cosa voleva dire utilizzazione in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
A Palazzo Balbi raccontano che quando è arrivato il testo del ministero dei Trasporti hanno pensato che si trattasse di uno sbaglio: cosa voleva dire utilizzazione in verticale delle sedute? Che nei pullman bisognava mettere una fila aggiuntiva di poltrone creando due piani come nei treni? Che nei vaporetti bisogna viaggiare in verticale e cioè in piedi? Ma allora perché scrivere la parola sedute? «Vuol dire - ha spiegato l'assessore regionale ai Trasporti, Elisa De Berti - posti a sedere schiena contro schiena o faccia e schiena per evitare il contagio da droplet». E se ci sono quattro poltrone di cui due di fronte alle altre due, saranno possibili due sole sedute longitudinali.


LE REGOLE
Le indicazioni arrivano da Roma e a Venezia hanno deciso di ricopiare il testo pressoché integralmente al fine di non generare incertezze interpretative. E così, lunedì pomeriggio è stata pubblicata sul Bur l'ordinanza numero 49 del presidente della giunta regionale con le indicazioni, in vigore dallo stesso giorno, per le aziende dei trasporti. on la fine del lockdown e l'avvio della Fase 2, si è dovuto provvedere infatti alla riorganizzazione del Tpl, il trasporto pubblico locale, per consentire alla gente di poter andare a lavorare. Si consideri che fino a domenica treni, pullman e vaporetti viaggiavano con pochissima gente a bordo perché bisognava garantire il distanziamento sociale. «Per alcuni mezzi di trasporto la capienza era stata ridotta del 30%, in alcuni casi anche di nove decimi», ha spiegato De Berti.
Da ieri, con la nuova ordinanza, nei mezzi di trasporto pubblico omologati per più di dieci persone, il numero dei passeggeri non potrà superare il 50% del numero di omologazione. Tradotto: un pullman ha 52 posti? Potranno salire non più di 26 persone. E come la mettiamo con il distanziamento sociale di un metro? Non ci sarà perché ci si potrà sedere verticalmente. Occhio: i guanti non servono più, la mascherina sì.
Al.Va. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino