Picco di malattie tra i bambini: nella Sinistra Piave scoppia un focolaio di scarlattina

Aumentano le malattie tra i bambini
TREVISO - Le malattie dei bambini sono tornate. Una vera e propria epidemia da virus respiratorio sinciziale sta colpendo i neonati. E a questa si aggiunge un cluster di...

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TREVISO - Le malattie dei bambini sono tornate. Una vera e propria epidemia da virus respiratorio sinciziale sta colpendo i neonati. E a questa si aggiunge un cluster di scarlattina, malattia esantematica causata da un batterio, che ha preso forma nella zona tra Conegliano e Oderzo facendo già registrare una decina di casi di piccoli con mal di gola, mal di testa e febbre. Nell'ultimo anno e mezzo le mascherine e i distanziamenti legati all'emergenza Covid avevano drasticamente ridotto simili malattie. Adesso, invece, le cose sono cambiate. «Stiamo registrando a un aumento esponenziale della patologie pediatriche, in particolare con infezioni delle vie aeree - fa il punto Gianfranco Battaglini, segretario provinciale della Fimp, la federazione dei pediatri di Treviso - quale la causa? L'anno scorso c'era più attenzione alle misure di prevenzione contro il Covid, che riducevano anche queste altre malattie. Ora si vede l'effetto della scuola tornata pienamente a regime, dove tra l'altro i bambini con meno di 6 anni non portano la mascherina». Nessuno immagina nuove strette, meglio specificarlo. Ma la situazione va affrontata.

VIRUS RESPIRATORIO
Negli ultimi giorni negli ospedali trevigiani sono stati ricoverati 25 piccoli pazienti con problemi respiratori causati dal virus respiratorio sinciziale. «Attualmente i numeri sono superiori alla media», conferma Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl della Marca. L'incremento è stato evidenziato anche dal centro di Microbiologia dell'ospedale di Treviso. «L'anno scorso avevamo contato solo una decina di casi - spiega Elisa Vian -, responsabile dei laboratori del Ca' Foncello oggi, invece, i numeri sono diversi». Fino a questo momento nessun bambino è stato intubato in Terapia intensiva. Ma una buona parte ha avuto bisogno dell'ossigeno ad alti flussi. All'inizio di questa settimana si era arrivati a 10 ricoveri solo nell'unità di Pediatria dell'ospedale di Treviso, che conta 24 letti. Praticamente è stato occupato mezzo reparto. Adesso al Ca' Foncello si è scesi a 5 bambini ricoverati. L'attenzione, però, resta alta. Anche perché gli accessi al pronto soccorso di bambini con febbre e tosse sono quadruplicati: da una decina a punte tra i 30 e i 40 al giorno.

LE CURE


Non ci sono cure specifiche: si interviene con una terapia di supporto e, se necessario, con l'ossigeno. Il picco viene raggiunto nell'arco di quattro o cinque giorni. Poi, se non ci sono complicanze, la malattia fa il proprio corso in una settimana. Il punto è che nei piccoli con pochi mesi di vita può causare complesse bronchioliti, con conseguenze molto serie. «Il virus respiratorio sinciziale per i lattanti è estremamente più pericoloso del Covid sottolinea Stefano Martelossi, primario della Pediatria nell'ultimo anno e mezzo non abbiamo avuto un solo lattante così grave ricoverato per il Covid». Le Pediatrie del trevigiano si sono già attrezzate con tutti i macchinari necessari. A cominciare da quelli per l'ossigeno. «Ci sono tutte le strutture per affrontare la situazione assicura Martelossi è chiaro che crea qualche difficoltà sia per quanto riguarda i posti letto nei reparti che per gli accessi in pronto soccorso». A tutto questo negli ultimi giorni si sono sommati anche una serie di casi scarlattina. «C'è stato un cluster nella zona di Mareno. Era da un pezzo che non si vedeva rivela Battaglini in queste situazioni i bambini sviluppano in particolare febbre e mal di gola». Anche questa infezione si diffonde attraverso le piccole goccioline espulse nell'aria con la tosse e gli starnuti. Se curata a dovere, la malattia si risolve nel giro di una settimana. «Non c'è un vaccino - conclude Battaglini - la malattia viene curata bene attraverso una terapia antibiotica. Ma è giusto prestare sempre la necessaria attenzione».
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Il Gazzettino