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VENEZIA - «È nato tutto da un piccolo incidente domestico, che avevo apparentemente chiarito con la padrona di casa. Sono stata via qualche giorno e quando sono rientrata nella casa che avevo preso in affitto a Venezia, la proprietaria mi ha bruscamente cacciata di casa, sequestrandomi le chiavi. E dicendomi ''Terrona maleducata''». Racconta Virginia, con un accento tutt'altro che meridionale e, semmai, spiccatamente Romagnolo. Partita dall'Emilia Romagna, luogo di nascita e crescita, la giovane si trova, ora, a Venezia per studiare Economia all'Università Ca' Foscari.
Un sogno nel cassetto che coltiva con sacrificio e dedizione, tra tabelle di marcia e timer, che scandiscono, secondo dopo secondo, i sostantivi del binomio studentessa-lavoratrice. Perché Virginia è una libera professionista, titolare di un'attività. «Non è la prima volta che mi ritrovo a prendere in affitto una casa. Sono in Veneto da due anni, ho vissuto a Mestre e Treviso e ho avuto ottime esperienze con i vecchi proprietari di casa, che mi hanno lasciato anche delle referenze scritte. E quando la proprietaria di casa mi ha cacciata di casa, insultandomi, sono rimasta incredula», racconta. Uno stupore che ha scosso Virginia al punto da filmare quel brutto trattamento da parte della padrona di casa, che ha obbligato la giovane ad andare via da quell'abitazione tra un insulto e l'altro.
La lite
La brusca lite, filmata da Virginia, ha fatto il giro dei social. «Non mi aspettavo questa reazione. C'è sempre stato un rapporto cordiale o, quantomeno, di rispetto tra noi.
La situazione affitti
Un gesto denuncia, protesta e, perché no, anche di speranza. «Filmando la lite, gli insulti che mi sono stati rivolti dalla proprietaria dell'appartamento e postandoli sul mio profilo Tiktok (@virgitorr), mi auguro di aver acceso un dibattito sulla figura degli studenti fuori sede che sono anche lavoratori: una fascia che, a mio avviso, è meno tutelata perché spesso si tratta di persone che non hanno l'appoggio economico da parte delle famiglie». Ciò che, però, è comune a tutti gli studenti universitari, lavoratori e non, è abitare in case «brutte, costose, affittate a prezzi da capogiro», racconta Virginia. E se da un lato è vero che in Laguna le residenze universitarie non mancano, è vero anche che accedere alle graduatorie e, quindi, riuscire effettivamente ad ottenere un alloggio è davvero difficile per gli studenti lavoratori.
Gli studenti fuori sede
«Terrona maleducata, ma dove pensi di arrivare nella vita?», dice la proprietaria dell'alloggio a Virginia. E forse lei, come tanti giovani, ancora non sa con precisione metodica dove la porterà il corso degli eventi, perché il presente, con il suo procedere a scatti, avanti e indietro, non può di certo essere l'istantanea che prefigura il resto di una vita intera. Ma Virginia, voce di tanti altri come lei, costruisce passo dopo passo un futuro. Tra il disordine e gli incoraggiamenti, sparsi qua e là nei pochi metri quadri che costituiscono spesso parte delle stanze degli studenti fuori sede. Un caos che parla un po' di esami, un po' di determinazione e un po' di «ce l'ho fatta». Nonostante le turbolenze e le rinunce.
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Il Gazzettino