Rolex rubato mentre si allena alla Virgin Active: la palestra obbligata a risarcire

La palestra di Mestre dove era avvenuto il furto del prezioso orologio
MESTRE -  Mentre si stava allenando in palestra, fu derubato di Rolex, Iphone e denaro contante che aveva lasciato nell’armadietto, chiuso con un lucchetto. Di quel...

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MESTRE -  Mentre si stava allenando in palestra, fu derubato di Rolex, Iphone e denaro contante che aveva lasciato nell’armadietto, chiuso con un lucchetto. Di quel furto, avvenuto nel 2016 in una delle palestre più rinomate della città, Virgin Active, ora è chiamata a rispondere la società che gestisce la struttura: il giudice civile Silvia Barison l’ha condannata, infatti, a risarcire più di 10 mila euro, oltre a 5mila euro di spese di lite.


La sentenza è stata depositata qualche giorno fa, a conclusione di una causa avviata dagli avvocati Gianmaria Daminato e Arianna Berton, i quali hanno già provveduto a notificarla alla controparte che, patrocinata dagli avvocati Giandomenico Cristiano Giuliani e Federica Santinon potrebbe decidere di impugnare in appello.
Il giudice ha ritenuto che il contratto siglato tra fruitore e gestore di un centro sportivo debba essere ricondotto alla disciplina prevista dagli articoli 1783 e seguenti del Codice civile, relativa al deposito in albergo, che vale anche per «ogni attività imprenditoriale di natura tale da implicare, avuto riguardo all’uso, la necessità di liberare il cliente dalla cura di custodire direttamente le cose che porta con sé, al fine di agevolare il godimento del servizio». 


RESPONSABILITÀ


Di conseguenza il gestore della palestra è tenuto a rispondere dei beni lasciati in custodia dai clienti. Nel caso specifico, Virgin Active aveva a disposizione anche delle cassette di sicurezza videosorvegliate, ma non in numero sufficiente per tutti i clienti, i quali non avevano altra possibilità che lasciare gli oggetti personali all’interno dell’armadietto all’interno dello spogliatoio, peraltro chiuso con un lucchetto.
 

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Il Gazzettino