Violenze su Facebook a Bebe Vio: la Procura apre un'inchiesta

VENEZIA - Ora a muoversi sarà anche la Procura di Venezia. La denuncia del Codacons sulla pagina Facebook che inneggiava a violenze sessuali nei confronti di Bebe Vio, la...

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VENEZIA - Ora a muoversi sarà anche la Procura di Venezia. La denuncia del Codacons sulla pagina Facebook che inneggiava a violenze sessuali nei confronti di Bebe Vio, la campionessa paraolimpica, avrà seri risvolti giudiziari. 

La Procura della Repubblica di Venezia ha aperto formalmente un'indagine sul caso, a confermarlo è stato direttamente il procuratore capo reggente di Venezia, Adelchi d' Ippolito: i reati ipotizzati sono di minaccia grave e istigazione a delinquere. «Esprimiamo grande soddisfazione per la decisione della Procura, la prima che finalmente in Italia vuole vederci chiaro sugli insulti e le minacce pubblicate sui social network, ma non basta - spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi - Chiediamo al procuratore di estendere l'inchiesta, indagando su altri gruppi che incitano all'odio e alla violenza, soprattutto verso donne, gay e disabili».
Il Codacons si era espresso duramente definendoli: «Estremamente pericolosi perché possono avere effetti tragici sui più giovani o sulle menti più fragili e dove addirittura si scambia materiale pedopornografico. Non a caso - conclude Rienzi - sembrerebbe che l'autore della pagina contro Bebe Vio sia anche membro e amministratore di uno di questi gruppi Facebook su cui il Codacons chiede ora di indagare».
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Il Gazzettino