«Sono stata picchiata», parrucchiere ed estetiste sentinelle contro la violenza

Violenza sulle donne
SAN DONÀ - Parrucchiere ed estetiste diventano sentinelle contro la violenza sulle donne. Anche le semplici chiacchiere nel salone di bellezza possono rivelare uno...

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SAN DONÀ - Parrucchiere ed estetiste diventano sentinelle contro la violenza sulle donne. Anche le semplici chiacchiere nel salone di bellezza possono rivelare uno stato di inquietudine. E l’occhio attento dell’acconciatrice e dell’estetista può cogliere quell’ematoma che la cliente chiede di nascondere con un taglio alla moda o con il lembo di un vestito. Tra un trattamento del viso e del corpo, infatti, una donna si sente più protetta, e può confidarsi con chi si sta occupando di lei. Serve però cogliere questi semplici segnali e tradurli in un’azione di sostegno e aiuto, con la percezione di quanto sta accadendo tra le mura domestiche. È questa l’attenzione del nuovo progetto con capofila il Comune di San Donà, assieme ad Ascom-Confcommercio di San Donà-Jesolo, Confartigianato della zona, Ulss 4, Conferenza dei sindaci del Veneto orientale e centro antiviolenza a antistalking “La magnolia” di San Donà, creato tredici anni fa dalla fondazione Ferrioli Bo che aveva già compiuto un test di questo tipo nel 2019 ed ora intende ampliare a tutto il Veneto orientale.


IL RUOLO DI “LA MAGNOLIA”
Il centro, sostenuto dalla Regione, opera in base ad una convenzione con l’azienda sanitaria. Il gruppo è composto da psicologhe, educatrici e avvocate che offrono una consulenza gratuita e specializzata al contrasto della violenza fisica, psicologica, sessuale e lo stalking nei confronti di donne e soggetti deboli. Enti ed associazioni di categoria, quindi, hanno ideato un programma di formazione per chi opera nel settore della cura delle persona che coinvolgerà 200 professioniste e le scuole di formazione professionali della categoria. Un piccolo esercito di sentinelle per arrivare in modo capillare con un’attività di prevenzione, rilevando il sommerso. Una fase sperimentare per un approccio di questo tipo, con un campione più ristretto, era già stata avviata due anni fa, prima dell’emergenza sanitaria.


SEI SEGNALAZIONI
Roberto Bellio, presidente del centro antiviolenza “La magnolia” spiega che «si tratta di un percorso di informazione e supporto che avevamo avviato coinvolgendo alcune parrucchiere e farmacisti. Finora sono state sei le segnalazioni arrivate in questo modo. Talvolta la stessa parrucchiera ha allertato il servizio, facendo da “ponte” con il nostro centro. Si tenga conto che il confinamento dovuto al virus ha rallentato questi processi. Ma è importate che le operatrici del settore, a conoscenza di situazioni di violenza riferite dalle clienti, possano confrontarsi con professionisti del centro antiviolenza per comprendere come intervenire, e per indirizzare ai servizi sul territorio. Sono tanti gli aspetti psicologici che vanno tenuti in considerazione: la donna può pensare di essere concausa dei maltrattamenti, per uscire da questa situazione si valuta se affiancarla ad un legale».


Catia Pasqualato presidente del comparto parrucchiere ed estetiste di Confartigianato della provincia di Venezia spiega che «spesso le clienti si mettono a nudo raccontando in un contesto confidenziale i loro problemi. Capita di venire a conoscenza di situazioni drammatiche nelle famiglie, e quindi abbiamo riflettuto su come poter aiutare, senza prendere iniziative maldestre e rispettando i ruoli. L’attività di formazione comprenderà anche le ragazze del quarto anno, più mature e sensibili, delle scuole di formazione per estetica». Anche per Angelo Faloppa, presidente di Ascom-Confcommercio «è fondamentale far capire alle donne vittime di violenza che esistono porti sicuri a cui rivolgersi in libertà, mantenendo la propria privacy e tutte le necessarie tutele». Il sindaco di San Donà Andrea Cereser e la vice Silvia Lasfanti sottolineano «l’importanza del fare rete per un progetto con solide basi, perché nasce da un obiettivo condiviso: la tutela delle donne e della loro dignità e l’eliminazione di qualsiasi forma di violenza».
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Il Gazzettino