Violentò una minorenne a Feltre, condannato a 16 mesi. Lei aveva mandato degli audio alle amiche raccontando il fatto

Violentò una minorenne a Feltre, condannato a 16 mesi. Lei aveva mandato degli audio alle amiche raccontando il fatto
VALBELLUNA/FELTRE - L’avrebbe scaraventata con violenza contro il muro, baciandola e palpeggiandola nelle parti intime. Un’aggressione avvenuta a Feltre nel gennaio...

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VALBELLUNA/FELTRE - L’avrebbe scaraventata con violenza contro il muro, baciandola e palpeggiandola nelle parti intime. Un’aggressione avvenuta a Feltre nel gennaio 2020, che avrebbe segnato fortemente la ragazza della Valbelluna, allora sedicenne. Per quella violenza sessuale l’aggressore, anche lui minorenne all’epoca dei fatti e residente a Pergine Valsugana (Trento), era stato condannato alla pena di due anni e 8 mesi, con sentenza del tribunale dei minorenni di Venezia. Ieri si è svolto il processo di appello alla Sezione penale per i minorenni di Venezia. L’imputato, che oggi ha 20 anni, difeso dall’avvocato Roberta Resenterra di Feltre, si è visto dimezzare la pena scesa ad un anno e 4 mesi.

La violenza

I due giovani si conoscevano di vista, frequentando la stessa scuola. Quel giorno entrambi avevano seguito il corso “Peer”, organizzato dall’Ulss per sensibilizzare gli studenti sul tema delle dipendenze al centro giovanile di Feltre. All’uscita, intorno alle 15,20 ognuno va per la propria strada. Ma poi, mentre la ragazzina si avvia verso la fermata della corriera da sola, lui la segue. Lei vede che il giovane sta percorrendo la stessa via e si sposta sul lato opposto della carreggiata. Lui non si dà per vinto attraversa e va a parlarle e la raggiunge mentre scende le scale del percorso della Sentinella a Feltre. Sembra un semplice approccio tra giovani per fare amicizia, ma poi la cosa degenera. Lui, all’epoca 17enne, senza dire nulla, l’avrebbe bloccata spingendola contro il muro e baciandola sulla bocca. Lei si sarebbe subito messa piangere, ma lui avrebbe continuato dicendole: «Lasciati andare». Poi sarebbe andato ben oltre toccandola sul sedere e nelle parti intime. La giovane avrebbe cercato di scappare, ma il ragazzo non avrebbe mai mollato la presa fino a quando la 16enne non sarebbe riuscita a piantare le unghie sulla mano del 17enne procurandosi così la fuga. 

La denuncia e il processo

La ragazza subito comunica quanto accaduto agli amici tramite messaggi in chat: è sconvolta. «Ci ha inviato gli audio piangeva», hanno raccontato i coetanei agli inquirenti. Su consiglio degli amici racconta l’accaduto ai genitori, che intervengono subito e vanno a parlare con gli insegnanti e poi denunciano il fatto. Scattano le indagini: portano allo studente 17enne di Pergine che finisce nei guai con la pesantissima accusa di violenza sessuale aggravata su minorenne. Il ragazzo, con l’assistenza dell’avvocato Resenterra, sceglie il giudizio abbreviato che si è svolto nei mesi scorsi al Tribunale per i minorenni: viene riconosciuto colpevole e con l’attenuante del fatto di minore entità e l’attenuante della minore età se la cava con 2 anni e 8 mesi di reclusione, pena sospesa. Il difensore di Feltre impugna la sentenza e il caso ieri è approdato al secondo grado di giudizio. Le motivazioni addotte dall’avvocato Resenterra e ribadite ieri in udienza a Venezia vedevano al centro in particolare il mancato esame della prova decisiva: la testimonianza del preside dell’istituto feltrino, qualche giorno dopo il fatto. Il dirigente ha riferito che lo studente aveva raccontato di essersi solo baciato con la 16enne e che lei era consenziente. Ieri la decisione del Tribunale dei minorenni e il taglio della condanna.

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Il Gazzettino