Violenza sessuale su una giovane disabile, operaio condannato a 4 anni e 4 mesi

Tribunale
VENEZIA - Quattro anni e quattro mesi di reclusione per violenza sessuale nei confronti di una donna disabile, sofferente di un deficit intellettivo. È la condanna inflitta...

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VENEZIA - Quattro anni e quattro mesi di reclusione per violenza sessuale nei confronti di una donna disabile, sofferente di un deficit intellettivo. È la condanna inflitta dal giudice per l’udienza preliminare di Venezia, Gilberto Stigliano Messuti, ad un operaio quarantenne, ritenuto responsabile di alcuni episodi che, secondo la Procura, sarebbero avvenuti tra il 2018 e il 2019, a Venezia. L’uomo dovrà anche risarcire i danni provocati alla donna, costituitasi parte civile al processo con l’avvocatessa De Lazzari. A far scattare l’inchiesta fu la madre della vittima, una donna di circa 40 anni, la quale scoprì casualmente cosa era accaduto, dopo che la figlia, improvvisamente, le disse che aveva deciso di andarsene di casa. L’inaspettato annuncio innescò una serie di sospetti: a causa della sua disabilità, infatti, la donna non è del tutto autonoma e fino a quel momento aveva sempre vissuto nella casa familiare.

LE INDAGINI
La madre iniziò dunque ad indagare e scoprì che la figlia aveva incontrato un uomo casualmente in vaporetto e successivamente i due si erano incontrati più di una volta. I contatti tra i due sono documentati da una serie di messaggi scambiati attraverso il cellulare. Rispondendo alle domande che le furono rivolte, fu la stessa quarantenne a riferire dei rapporti sessuali avuti con l’uomo conosciuto in vaporetto, avvenuti in luoghi diversi; in un caso anche a Mestre.


L’operaio, difeso dall’avvocato Guido Giordano, ha ammesso di aver conosciuto la donna, ma ha negato di aver mai fatto sesso con lei. Nel corso delle indagini, la quarantenne è stata sottoposta ad una perizia psichiatrica per accertare la sua capacità di testimoniare, e il l’esperto nominato dal giudice concluse in maniera negativa, evidenziando il grave deficit di cui soffre. Sulla base di queste conclusioni la difesa si è battuta per l’assoluzione dell’operaio, ma il giudice è stato di diverso avviso. La pena inflitta all’operaio è stata scontata di un terzo grazie al rito abbreviato. Le motivazioni della sentenza saranno depositate nelle prossime settimane. La difesa con molte probabilità proporrà appello.
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Il Gazzettino