L'urlo durante il corteo contro la violenza sulle donne a Cittadella: «Bruciamo tutto». E la vicesindaca si toglie la fascia tricolore

«La violenza non si combatte con la violenza, con la violenza non si ottiene nulla» ha spiegato Marina Beltrame

CITTADELLA (PADOVA) - Un migliaio di persone, molte le studentesse, ieri mattina alla tradizionale marcia contro la violenza sulle donne intorno alle mura di Cittadella,...

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CITTADELLA (PADOVA) - Un migliaio di persone, molte le studentesse, ieri mattina alla tradizionale marcia contro la violenza sulle donne intorno alle mura di Cittadella, organizzata dal Coordinamento donne Spi Cgil e dall’associazione “Se non ora quando?” con l’adesione di molte realtà associative oltre che di singoli cittadini. Camminata attorno alle mura, ingresso da porta Vicenza e poi vari interventi in piazza Pierobon e Scalco. Sui volti di tanti un segno di colore rosso, molti manifesti, striscioni e la bandiera del gruppo Antihomophobe Aktion.

«Bruciamo tutto»

L’iniziativa ha visto però un momento particolare. Durante la camminata la vicesindaca ed assessore al Sociale Marina Beltrame si è tolta la fascia tricolore. Poi ha spiegato: «Rappresento le istituzioni, in una manifestazione contro la violenza, in una situazione così particolare, non posso tollerare si lancino convintamente slogan quali “bruciamo tutto”, “spacchiamo tutto” ed altri. La violenza non si combatte con la violenza, con la violenza non si ottiene nulla. Stiamo lavorando da anni con iniziative e percorsi di educazione poi ci sono comportamenti del genere, mi sono dissociata». Da uno dei megafoni anche una critica sul mancato intervento dei carabinieri a Fossò, controbattuto da un altro di ringraziamento.

Gli interventi

Dal palco le riflessioni di Elda Martellozzo Forin di Spi Cgil, Graziella Menegazzo di “Se non ora quando?”, di studentesse e di Nasrin Bijanyar, iraniana, che ha ricordato la lotta ed il sacrificio delle donne iraniane per la loro emancipazione, riassunta nello slogan “Donne, vita, libertà”. «Anche oggi - ha detto - è giusto ribadire quello che vale per i popoli di tutto il mondo. Senza la donna libera non c’è vita». Atto finale in piazza Scalco. Una corsia di raso rosso con attaccati vari fogli con i nomi di tutte le donne uccise nel 2023 collegata alla Panca Rossa sulla quale il Lions di Cittadella ha posto un mazzo di fiori in memoria di tutte le vittime di femminicidio. Tra gli interventi l’arciprete Luca Moretti ha sottolineato: «E’ giusto che i giovani facciano rumore e che noi adulti facciamo silenzio potendo ascoltare le loro richieste. Penso che Giulia e Filippo non abbiano trovato ascolto». In occasione della mobilitazione, la compagnia dei carabinieri della città murata ha allestito uno stand con materiale informativo per la prevenzione della violenza di genere e per conoscere come agire. In servizio anche Polizia locale e Anc. 

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Il Gazzettino