Picchia moglie e figlia, arrestato e loro collocate in casa protetta

Picchia moglie e figlia, arrestato e loro collocate in casa protetta
SPINEA - Legava la moglie e la costringeva a rapporti sessuali anche contro la sua volontà. Poi la picchiava, non risparmiandola nemmeno nemmeno nei mesi di gradidanza....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SPINEA - Legava la moglie e la costringeva a rapporti sessuali anche contro la sua volontà. Poi la picchiava, non risparmiandola nemmeno nemmeno nei mesi di gradidanza. Oltre ad insulti e violenze ripetute anche sulla figlia. Nel pomeriggio di ieri i carabinieri della stazione di Spinea hanno arrestato  per maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale aggravata, tentata estorsione, rapina e lesioni aggravate un 49enne originario del Bangladesh residente nel miranese. L’uomo è accusato di comportamenti violenti e vessatori nei confronti di tutto il nucleo familiare a partire dalla moglie 33nne umiliata e percossa a più riprese. Le delicate indagini svolte dai carabinieri hanno accertato che anche la figlia minore di 9 anni aveva subito negli anni violenze fisiche e psicologiche pesantissime.


Le indagini sono partite dopo un intervento effettuato a fine novembre 2017, quando i carabinieri chiamati d’urgenza nel corso della serata dalla donna, sono intervenuti a casa della coppia; in quella circostanza la donna bengalese non sapendosi esprimere in italiano, non è riuscita a spiegare il problema tant’è che c'è stato un secondo intervento, richiesto questa volta dalla figlia disperata, perché la madre era in grave pericolo poiché accerchiata da quattro uomini (il marito e tre parenti) che la stavano percuotendo lanciandole addosso di tutto.

La donna veniva quindi soccorsa e trasportata al Pronto Soccorso e da qui, dopo le cure, accompagnata in caserma per chiarire la situazione, questa volta con l’aiuto di un interprete. La signora dopo un lungo pianto liberatorio, raccontava ai carabinieri la sua storia di continui soprusi, violenze di ogni genere e privazioni. Uno scenario che ha richiesto doverosi approfondimenti per ricostruire l’incubo e inchiodare alle proprie responsabilità l’uomo. Inoltre, vista la gravità della situazione, i carabinieri hanno collocato la vittima in una comunità protetta con la propria piccola.
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino