Violenta, picchia e minaccia di morte la moglie che vuole lasciarlo: condannato a 4 anni e mezzo

Violenza sulle donne (foto di archivio)
CAMPOLONGO MAGGIORE - Quattro anni e quattro mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia, lesioni e violenza sessuale ai danni della moglie che aveva deciso di mettere...

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CAMPOLONGO MAGGIORE - Quattro anni e quattro mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia, lesioni e violenza sessuale ai danni della moglie che aveva deciso di mettere fine al matrimonio.


È la condanna che il Tribunale di Venezia ha inflitto ad un quarantacinquenne di Campolongo Maggiore, in relazione ad una vicenda conclusasi nell'agosto del 2019, quando la donna, dopo aver subìto un rapporto sessuale contro la sua volontà, decise di andarsene da casa assieme ai figli trovando ospitalità in una casa famiglia. La pm che ha coordinato le indagini, Daniela Moroni, aveva chiesto una condanna più severe: oltre otto anni di carcere.

MINACCE DI MORTE
I maltrattamenti, secondo il racconto della vittima, erano proseguiti per anni, ma la donna non aveva trovato prima la forza per lasciare il marito violento. Negli ultimi tempi aveva manifestato l'intenzione di separarsi e questo aveva scatenato ulteriori offese e minacce, anche di morte, da parte dell'uomo: «Se mi lasci di faccio sparare - le aveva annunciato - Ti spacco la faccia, ti butto dal terrazzo: dovrai girare con la scorta».
Nel capo d'imputazione venivano contestate all'imputato anche alcune minacce rivolte ad uno dei figli: «Ti metto la testa sotto la ruota dell'auto e ti spappolo il cervello». L'imputazione di maltrattamenti ai danni dei figli è stata però esclusa dal Tribunale, che ha condannato il quarantacinquenne soltanto per i comportamenti violenti tenuti nei confronti della moglie.


Quando la moglie se ne andò di casa fu il marito a presentare denuncia per primo, sostenendo di non sapere quale fosse il motivo, né dove la donna fosse finita con i figli. Successivamente, quando iniziarono gli accertamenti dei carabinieri, fu costretto ad ammettere che vi era stato un violento litigio. Qualche giorno più tardi fu depositata la querela nella quale la moglie riferiva dell'episodio di violenza sessuale e di lesioni, ricostruendo gli anni di maltrattamenti subiti.


Ieri il giudice per l'udienza preliminare di Venezia ha emesso sentenza nei confronti di un altro imputato, un cittadino del Bangladesh, condannato a quattro anni e due mesi perché, assieme ad altri, aveva circondato una minorenne per poi palpeggiarla. Nel suo telefonino sono state rinvenute fotografie che ritraevano minorenni in pose sessuali e dunque l'uomo è stato condannato anche per detenzione di materiale pedopornografico.
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Il Gazzettino