Tamponata in A4, vince la causa, ma da 6 anni nessun risarcimento

Tamponata in A4, vince la causa, ma da 6 anni nessun risarcimento
MESTRE - L'incubo dura  da 6 anni,  periodo in cui una 31enne di Chirignago è stata  accusata di essere una pirata della strada. Ora, dopo una lunga...

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MESTRE - L'incubo dura  da 6 anni,  periodo in cui una 31enne di Chirignago è stata  accusata di essere una pirata della strada. Ora, dopo una lunga battaglia legale, è "riabilitata" e quindi vittima della vicenda ma  senza aver visto  un euro per quanto ha subito. Una vicenda che nasce in seguito ad un incidente sull'A4 nel lontano 27 luglio 2009.


LA VICENDA - Sta percorrendo l'A4 in direzione Milano quando improvvisamente, in prossimità dell'uscita di Padova Est, un'altra vettura le taglia la strada: il conducente, un 41enne  straniero residente a Mirano, sterza bruscamente a destra invadendo la sua corsia. Lei  cerca di evitarlo, ma invano. Non potendo fare retro in autostrada prosegue fino all'uscita successiva, Padova Ovest, esce e chiama in aiuto un amico e si reca al comando della Polizia stradale di Padova per denunciare l'accaduto. Nel frattempo, però, la Polizia era già stata chiamata dall'automobilista che ha provocato l’incidente e che  racconta una storia ben diversa.

Qui inizia la battaglia della donna per il ripristino della realtà dei fatti. Sostenuta da Studio 3A, la società specializzata nella valutazione delle responsabilità civili e penali, e grazie anche alla decisiva testimonianza di un altro automobilista, la giovane ricorre contro la contravvenzione e il giudice di pace di Padova, nel gennaio del 2010, accoglie il suo ricorso, annullando la sanzione e ricostruendo l'esatta dinamica.

La vicenda però non è ancora conclusa. La Compagnia di assicurazione si impunta a non voler riconoscere il danno obbligando la donna a intentare  causa civile per vedersi riconoscere il  risarcimento. La nuova sentenza del giudice di pace, del 20 ottobre 2015, conferma la totale responsabilità, e condanna l'Assicuratrice Milanese a risarcirle una somma di quasi diecimila euro. Ma dopo altri 4 mesi la compagnia non ha ancora sborsato un euro. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino