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VILLORBA (TREVISO) - Quasi 100mila presenza da tutto il Veneto in sole tre settimane magiche, intense e arancionissime. Questo il bilancio del Villaggio delle zucche dell'azienda agricola biodiversa Nonno Andrea di Villorba rimasto aperto nelle ultime tre settimane di ottobre: anche quest'anno il Villaggio di ispirazione americana è stato allestito a tema Halloween. Nelle aree utilizzate per le attività di vendita e di agriturismo sono stati difatti montati una serie di giochi e di ambientazioni a tema autunnale per le famiglie. L'azienda è stata dunque invasa da migliaia di zucche di ogni tipo e forma sparse a regola d'arte per ogni angolo, dai filari nei campi fino alla bottega interna, con anche enormi balle di fieno, colorate a mano con facce mostruose di teschi e fantasmi, e spaventapasseri a controllare gli ospiti fin dal loro ingresso.
IL SUCCESSO
«Il riscontro è andato oltre ogni aspettativa, un'affluenza così importante ci ha colti di sorpresa.
LE SPECIALITÀ
A garantire il successo anche l'immancabile passaparola e le centinaia di foto apparse sui social network, così come anche le specialità a base di zucca pensate dalla cucina dell'agriturismo, come ad esempio il nuovo cappuccino alla zucca con panna alla cannella ispirato alla nota bevanda Pumpkin Spice Latte di Starbucks. «Quello del Villaggio delle zucche è un progetto nato circa tre anni fa e che si amplia giorno dopo giorno raccontano Paolo e la moglie Sonia Salvadori Il suo successo è anche dovuto alla ricetta semplice che utilizziamo, ovvero l'aver scelto di riportare i clienti a una esperienza di contatto con la natura e i prodotti agricoli, invitando poi i bambini a divertirsi all'aria aperta con i giochi in legno di una volta della ludoteca itinerante La Tana dei Tarli». «Anche quest'anno abbiamo collaborato con i ragazzi di Fondazione Oltre il Labirinto Onlus con cui abbiamo raccolto bellissime zucche bianche. Appuntamento, dunque, all'anno prossimo con nuovi giochi e, perché no, magari anche con un piccolo teatro per bambini in mezzo ai nostri alberi da frutto e un labirinto nei campi di mais» conclude Manzan.
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