Giorgia Sottana, regina del basket e neo-mamma: «La stella più bella è la mia piccola Ellis»

La cestista trevigiana Giorgia Sottana mostra la piccola Ellis
VILLORBA (TREVISO) - Sono giorni incredibili per Giorgia Sottana: una donna cui la vita ha sempre regalato emozioni fortissime, ma nell’ultimo periodo si è...

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VILLORBA (TREVISO) - Sono giorni incredibili per Giorgia Sottana: una donna cui la vita ha sempre regalato emozioni fortissime, ma nell’ultimo periodo si è evidentemente superata. Di sicuro l’atleta trevigiana della Famila Wuber Schio non aveva pianificato che il termine della gravidanza della compagna Kim Mestdagh avrebbe coinciso esattamente con il weekend delle Final Four di coppa Italia, anche perché una sportiva come lei di tempo libero ne ha così poco - almeno nel corso della stagione agonistica - che non si pone neppure questo tipo di problemi. Ci sarebbe stata comunque qualche partita o qualche trasferta di mezzo, ma le Final Four sono qualcosa di molto più importante nel calendario del basket.


SITUAZIONE IMPOSSIBILE
E così la cestista villorbese si è trovata suo malgrado a dover gestire una situazione psicologicamente complessa: da un lato un’imperdibile manifestazione da disputare (e possibilmente vincere), dall’altro forse l’evento più straordinario di tutta la sua vita, la nascita della figlia Ellis. Com’è andata a concludersi? Con il migliore dei lieti fine, come lei stessa ci ha abituati finora: venerdì vittoria della semifinale (67-58) in rimonta contro Ragusa, sabato il lietissimo evento, domenica il coronamento di una tre giorni eccezionale, con la conquista dell’ambito trofeo nella finalissima contro la Reyer Venezia (81-68). Considerato che la neo-mamma stava a Schio, nel vicentino, mentre le finali si disputavano a Torino, cioè a circa 370 km di distanza, per la playmaker villorbese è stato un weekend di andirivieni su e giù per il nord Italia. Al di là della fatica e dell’enorme dose di stress, alla fine rimangono la soddisfazione e l’orgoglio di avercela fatta ancora una volta: forse alcuni avrebbero evitato di scendere in campo, di sicuro non un’agonista come lei. «Alla fine ne ho vinta un’altra: siamo alla decima personale, 15. di Schio, la 4. di fila. Direi che è una bellissima soddisfazione».


VENTIQUATTRO TROFEI


I trofei nella bacheca di casa Sottana salgono così a 24: alle 10 coppe Italia si sommano 7 scudetti, 6 supercoppe e un campionato turco. Senza contare le soddisfazioni con la maglia della Nazionale e una finalissima di Eurolega. «È per me la coppa Italia più speciale. Allo stesso tempo però le sensazioni sono difficili da descrivere, perché in un certo senso volevo andare a casa il più velocemente possibile. Abbiamo fatto su e giù tra Torino e Schio quattro volte di fila in un paio di giorni. Ero devastata e volevo solo dormire, ma penso che nei prossimi giorni sarà improbabile. Quello che voglio fare ora è soltanto cullare la mia bimba». Com’è stato giocare con il pensiero rivolto alla nascitura? «È stato molto difficile disputare la semifinale, perché Kim a casa non stava benissimo: avevamo capito che eravamo in dirittura d’arrivo. Per fortuna sia i dirigenti che lo staff della squadra erano pronti ad avvisarmi, cellulare alla mano. Kim non voleva addirittura andare in ospedale, perché desiderava aspettarmi: le ho detto di non fare storie, ma mentalmente lei era pronta a tenere duro». A fine gara, non è mancato il saluto a tutti i tifosi via Instagram, che hanno risposto con tutto l’affetto che una ragazza così si merita: «E niente ragazzi, è stato un weekend infinito, ma anche questa l’abbiamo portata a casa. La mia decima. Ma la stella più bella mi sta aspettando a casa». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino