Le ville venete aprono le porte al pubblico: 120 occasioni per scoprirle in Veneto e Fvg

Le ville venete aprono le porte al pubblico: 120 occasioni per scoprirle in Veneto e Fvg
Immaginate di poter trascorrere la notte in una romantica stanza medievale, inebriati dal profumo del paesaggio autunnale. Fare la prima colazione in una villa palladiana,...

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Immaginate di poter trascorrere la notte in una romantica stanza medievale, inebriati dal profumo del paesaggio autunnale. Fare la prima colazione in una villa palladiana, osservati dai personaggi dipinti negli affreschi che, per maestosità pittorica del Veronese, sembrano prendere vita. Oppure regalarsi una cena a lume ascoltando una cantante lirica o godersi un calice di buon vino circondati dal paesaggio delle colline del prosecco. Sono tutte esperienze realmente possibili, questo fine settimana, in occasione della seconda edizione della "Giornata delle Ville Venete". In tutto il Triveneto sono oltre quattromiladuecento le dimore fondate dal patriziato della Repubblica di Venezia. Oggi la maggior parte sono di proprietà privata, ma si sa: il bene è del mondo. Questa due giorni, ricca di attività, vede coinvolte 70 ville sparse tra il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia dove si potrà conoscere e addentrarsi all'interno anche di ville di solito chiuse al pubblico come: il Castello di San Salvatore, l' Abbazia di Santa Bona, Villa Barbaran Grassi Nanto, Villa Giovanelli Colonna e Villa Brandolini D'adda. La giornata, che l'anno scorso ha visto la partecipazione di oltre 12mila persone, è promossa dall'Associazione Ville Venete, in collaborazione con l'Istituto Regionale Ville Venete.


L'OBIETTIVO
Questa edizione si basa anche su un approccio e nuovo e originale: apprezzare la villa attraverso l'esperienza del "fare" e concentrarsi sul benessere psicofisico. «La Villa Veneta dev'essere vista come un luogo di depurazione dalla vita frenetica - spiega Isabella Collalto de Croÿ, presidente dell'Avv - La giornata vuole portare all'attenzione del grande pubblico tutte le esperienze che le ville svolgono da sempre, in modo che non diventino dei singoli appuntamenti, ma delle consuetudini. Queste dimore sono un bene e bisogna farle vivere e condividerle». Aperto al pubblico con prenotazione obbligatoria il convegno che ha come titolo "Le Ville Venete al centro del benessere. Riconnessioni di futuro" che si terrà sabato nell'Abbazia di Santa Bona a Vidor, in provincia di Treviso, dalle 10 alle 13. «Le ville sono luoghi della comunità - sottolinea Amerigo Restucci, presidente dell'Irvv - Oggi stiamo assistendo a un momento di strategia culturale e economica perché sono luoghi da visitare e offrono singolari caratteristiche. Il messaggio di questa giornata è di venire a visitare le ville per diventare testimoni di una salvaguardia molto importante».


LE ESPERIENZE


Oltre 120 le esperienze proposte, spaziando su più fronti: visite guidate, degustazioni, soggiorni, laboratori, performance artistiche, convegni, spa, yoga, meditazione, giochi interattivi, cacce al tesoro, attività di artigianato, rievocazione in costume, letture di testi, pranzi, cene, brunch e merende con i prodotti realizzati a chilometro zero e molto altro. Per partecipare alle attività è necessaria la prenotazione sul sito www.giornatavillevenete.it dove è anche possibile riservare dei veri e propri itinerari territoriali. Ad esempio per chi vuole cimentarsi nella provincia di Padova, tra le tante proposte, c'è la possibilità di unire la visita di Villa Molin e Villa Giusti, poco distanti tra di loro e scoprire ciò che le lega da vicende storiche. «La villa è una cornice per promuovere la cultura - evidenzia Florian Stepski-Doliwa, vicepresidente Avv e proprietario di Villa Rechsteiner -. Per dare la giusta riconoscenza alle mura bisogna cambiare paradigma abbandonando i vecchi preconcetti puntando sull'innovazione. Importantissima la valorizzazione dei luoghi come: il frutteto, la ghiacciaia, il laghetto, la latteria, le scuderie, il parco e la barchessa che attraverso le attività fanno vivere e riscoprire i lati della villa, attirando i visitatori che vogliono immergersi in un'esperienza genuina». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino