Cosparse di benzina e cercò di dare fuoco al fratello: arrestato in Friuli

Il fatto compiuto in seguito a litigi per la ripartizione dell'eredità della madre

Carabinieri in azione
UDINE  - A seguito delle indagini della Procura di Napoli Nord, i carabinieri di Cividale del Friuli hanno arrestato ieri - 22 dicembre  - G. D. A., 56enne campano...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

UDINE  - A seguito delle indagini della Procura di Napoli Nord, i carabinieri di Cividale del Friuli hanno arrestato ieri - 22 dicembre  - G. D. A., 56enne campano di Villaricca gravemente indiziato del reato di tentato omicidio del fratello.



Il 9 dicembre scorso, durante una discussione, avrebbe cosparso il corpo del fratello di liquido infiammabile e tentato di innescare le fiamme con l'utilizzo di accendino, non portando a termine il suo intento soltanto per la pronta reazione della vittima, fuggita dopo essersi liberata del giubbotto intriso di benzina.
L'attività di indagine, avviata il giorno stesso dell'aggressione dopo la denuncia sporta dalla vittima, ha consentito ai carabinieri della stazione di Qualiano, diretti dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, di ricostruire la vicenda oggetto di indagine ed in particolare di accertare il fatto che l'arrestato avrebbe chiesto al fratello (titolare di una concessionaria) di consegnargli un'auto. Al rifiuto, la vittima sarebbe stata minacciata e poi cosparsa di benzina, contenuta in una lattina che l'aggressore portava con sé.
 

L'evento sarebbe ascrivibile ad acredini familiari già radicate, sorte all'indomani della morte della madre, per la ripartizione dell'eredità. L'arrestato è stato associato al carcere.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino