Villa Zadra, l'Ulss dichiara non abitabile l'appartamento discarica. Ma l'inquilino resta in casa e invia messaggi minatori

Villa Zadra a Belluno
BELLUNO - «L'appartamento non può più essere utilizzato a scopo abitativo». A distanza di due giorni dalla lettera preoccupata della famiglia Zadra...

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BELLUNO - «L'appartamento non può più essere utilizzato a scopo abitativo». A distanza di due giorni dalla lettera preoccupata della famiglia Zadra riguardo all'appartamento-discarica del palazzo omonimo di loro proprietà in pieno centro a Belluno interviene l'Ulss Dolomiti a mettere un punto fermo su una situazione ai limiti della decenza. L'azienda sanitaria ha confermato di aver ricevuto la relazione della polizia e di aver visto le fotografie dell'appartamento (pieno di feci e urina di animali, e di rifiuti di vario genere). E ha concordato sulla pericolosità della situazione dal punto di vista igienico sanitario. L'inevitabile conseguenza è che nessuno potrà abitarci finché non sarà fatta una bonifica dell'appartamento da cima a fondo.

L'INQUILINO
Il responsabile di questa situazione è il 27enne bellunese arrestato dalla polizia per resistenza a pubblico ufficiale, tentate lesioni personali aggravate dall'uso di un coltello, lesioni personali aggravate nei confronti degli stessi agenti e danneggiamento delle auto di servizio. Il giovane è poi stato rilasciato, con il solo obbligo di firma, e nonostante lo sfratto per morosità continua ad abitare nel palazzo. Non solo. Dopo la lettera aperta della famiglia Zadra, il 27enne ha cominciato ad inviare messaggi minatori al proprietario dell'appartamento: «Ti querelo per diffamazione»; «Ti spillerò tutti i soldi»; «Non finisce qui». Peggiorando così ulteriormente la sua posizione.

IL SINDACO
Sul caso ha preso posizione anche il sindaco Oscar De Pellegrin: «Conosco bene la questione, ne ho parlato con i servizi sociali e con l'Usl per capire come poter aiutare la persona e tutti i condomini coinvolti. In questo momento siamo in contatto con le forze dell'ordine, ma intendo prendere contatti anche con la famiglia Zadra, è giusto che sappiano che abbiamo a cuore la situazione e stiamo cercando, con uffici e azienda sanitaria, un modo per risolverla». Detto, fatto. Ieri pomeriggio Agostino Zadra ha ricevuto la chiamata del primo cittadino ed è stato fissato un appuntamento a Palazzo Rosso: oggi incontrerà l'assessore comunale al Sociale Marco Dal Pont.

LA SPERANZA


Agostino Zadra si dice speranzoso. A convincerlo, sei mesi fa, ad affittare l'appartamento appena ristrutturato al 27enne, era stato il suo lavoro. Il giovane aveva detto di essere cuoco in un locale del centro storico (mentre invece faceva il lavapiatti a chiamata) e quindi poteva pagare l'affitto. Invece, dopo la prima mensilità, i soldi non erano più arrivati. In compenso erano cominciati i problemi. Musica ad alto volume a tutte le ore della notte, gomme dei vicini squarciate, un odore insopportabile di animali in decomposizione. «Nonostante fosse stata segnalata la gravissima situazione igienico-sanitaria - aveva spiegato Agostino - il problema non è stato minimamente affrontato da chi di dovere, fatta eccezione per la Questura e per i carabinieri di Belluno, che sono sempre intervenuti ad ogni richiesta». All'interno del palazzo ci sono persone anziane, tra cui una di quasi 83 anni. Dopo l'arresto del 27enne, e la notizia che si tratta di un soggetto noto alle forze dell'ordine con vari precedenti, i condomini hanno cominciato ad avere paura. Dalla lettera-denuncia della famiglia Zadra qualcosa si è mosso: l'Ulss ha confermato l'inutilizzabilità dell'appartamento e il sindaco ha fissato un incontro con Zadra. Che sia la volta buona? Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino