TREVISO - Niente più risorse per villa Margherita: il documento che approderà mercoledì in consiglio comunale porterà delle modifiche sostanziali...
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LE CRITICHE
Ovviamente la sottrazione di oltre 400mila euro dal recupero di villa Margherita non è passato sotto silenzio. Stefano Pelloni, capogruppo del Pd, è il primo a saltare sulle barricate: «Apprendiamo con sincero sconcerto che il progetto per il rilancio di villa Margherita, tanto promesso in campagna elettorale dal sindaco Conte - attacca - consiste nel eliminare i contributi per la gestione della villa. Faccio un appello all'assessore alla Cultura affinché inserisca anche questo luogo fra i tesori nascosti e ne organizzi delle visite. Dobbiamo evitare che villa Margherita diventi un altro buco nero di Treviso».
LA SPIEGAZIONE
Nel documento che rivoluziona la scaletta delle priorità, l'amministrazione spiega i motivi di questa scelta: «Permane la necessità e l'interesse ad effettuare gli interventi di manutenzione straordinaria e restauro di villa Margherita, che potranno essere effettuati mediante operazioni di partenariato pubblico-privato volti anche alla riapertura e successiva gestione del compendio immobiliare».
TRATTATIVE
Il sindaco Conte ha un'idea ben chiara sul futuro della villa: la vuole rimessa a posto e rivalutata grazie all'intervento di privati, poi in grado di gestirla. «Abbiamo in piedi delle trattative con due privati - ammette il sindaco - e tante idee su come utilizzare quella villa così importante per la nostra città: è un ingresso importante da valorizzare». Al momento le ipotesi di utilizzo sono due: farla diventare sede di rappresentanza, ma utilizzabile anche dai trevigiani o trasformarla in un importante polo espositivo e culturale. Ma intanto resta la decisione di togliere i 415mila euro già previsti dalla giunta Manildo, scelta che rischia di dare vita a discussioni molto accese a palazzo dei Trecento.
P. Cal. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino