Villa Emo, resort di lusso e ristorante stellato: i sogni del magnate francese bloccati da una ciclabile

Villa Emo a Fanzolo
VEDELAGO (TREVISO) - Villa Emo si prepara a cambiare volto e in futuro potrebbe essere non soltanto un luogo d'attrazione turistica come lo è tuttora, ma diventare...

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VEDELAGO (TREVISO) - Villa Emo si prepara a cambiare volto e in futuro potrebbe essere non soltanto un luogo d'attrazione turistica come lo è tuttora, ma diventare anche una struttura ricettiva con ristorante, camere d'albergo, bar e book-shop. La dimora palladiana di Fanzolo di Vedelago è oggetto da mesi di lavori di restauro e, al termine, si ripresenterà alla comunità in veste sia classica che moderna. A questo va aggiunta la proposta della proprietà, ovvero del magnate francese Vincent Gombault, di rendere ciclopedonale la parte di via Stazione che costeggia la villa, approfittando dell'eventuale opera per realizzare anche una piazza e creare così un polo attrattivo allargato nel cuore della frazione di Fanzolo. Dei vari argomenti si è parlato ad un'assemblea a cui hanno partecipato l'amministrazione comunale e i residenti della frazione.

LA VIABILITÀ
«La proprietà ci ha chiesto se è fattibile chiudere la strada comunale che attraversa il borgo e passa davanti a Villa Emo spiega il sindaco di Vedelago Giuseppe Romano e a tal proposito abbiamo mosso i primi passi, chiedendo alla comunità se è disposta ad accettare la chiusura della via e la conseguente deviazione del traffico verso sud. In merito alla proposta di pedonalizzare quel tratto, posso dire che l'interlocuzione tra noi e i cittadini è appena iniziata, vedremo cosa ci diranno. Stiamo facendo il giro delle varie frazioni proprio per interpellare le persone e presto abbiamo intenzione di calendarizzare alcuni incontri ad hoc per una discussione allargata. Per ora, c'è chi ha espresso maggiori dubbi mentre altri sono più possibilisti».

I CAMBIAMENTI
La villa si appresta inoltre ad ospitare luoghi di ristoro e di alloggio, mantenendo comunque la propria vocazione principale che è quella di essere visitabile dai turisti per l'importanza storico-artistica che rappresenta. «Villa Emo è patrimonio Unesco - continua Romano - è nel nostro territorio da oltre cinquecento anni e quindi dobbiamo tenere presente che è necessario rispettare i vincoli dettati dalla Sovrintendenza delle Belle Arti. La parte centrale della dimora resterà, pertanto, uno spazio museale di rilievo. Ci sono persone che giungono qui da tutta Italia e da tutto il mondo per vedere questo capolavoro, è chiaro che la destinazione turistica continuerà a ricoprire un ruolo di primo piano nello sviluppo di Villa Emo. Ad ogni modo, la proprietà intende realizzare anche strutture ricettive per arricchire l'offerta. Si parla di almeno 6 stanze al primo piano per alloggiarvi e di un ristorante stellato mentre nella parte esterna sorgeranno un book-shop, un bistrot e la biglietteria e non escludo potrà esserci anche un punto vendita. Il magnate francese Gombault intende mettere in piedi un progetto di alto livello e noi, in qualità di amministrazione, seguiamo da vicino l'evolversi della vicenda. Ricordo comunque che già in passato Villa Emo si è prestata per essere un albergo, dato che una volta c'erano addirittura 26 stanze. L'idea dell'attuale proprietà andrebbe a risvegliare quell'antica progettualità che già ha caratterizzato la dimora».


E sullo stato dei lavori che stanno attualmente interessando Villa Emo, Romano chiarisce di aver visto con i propri occhi che si sta procedendo nella direzione giusta: «Si sta realizzando un ottimo lavoro conclude Romano e ci sono pure interventi per ricostruire la fattoria. Confido in un dialogo positivo tra la comunità di Fanzolo e l'amministrazione per giungere a un obiettivo condiviso».
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Il Gazzettino