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VIGONZA - Anziano va a dormire e sorprende il ladro in camera da letto. Dopo quindici giorni i malviventi tornano nella stessa casa. Non c'è pace per i vigontini che da ormai da alcune settimane sono bersagliati da furti, ispezioni notturne nei garage, e tentativi di intrusione. Sabato sera, i soliti ignoti sono tornati in azione in un'abitazione in via Prati a Vigonza, che avevano già preso di mira lo scorso 5 febbraio. Snobbando il coprifuoco e impone di restare in casa dopo le 22, i ladri hanno messo a segno il colpo nella casa di F.G., un anziano di 80 anni, che condivide una porzione dell'abitazione con il figlio che si trova nell'appartamento accanto. Dopo aver tentato dirubare lo scorso 5 febbraio, quindici giorni dopo sono tornati, e stavolta ci sono riusciti.
IL RACCONTO «Erano le 22.15 quando abbiamo sentito mio suocero che urlava ci sono i ladri, ci sono i ladri! e siamo corsi di là a vedere - racconta la nuora -. Dei malviventi ovviamente non c'era più alcuna traccia però abbiamo scoperto che avevano aperto cassetti e ante dell'armadio e che tutto l'oro era sparito: braccialetti, collanine, ricordi di compleanni e altre ricorrenze personali. Monili che, al di là dell'oro, sono ricchi di significato e valore emotivo. I ladri per entrare hanno fatto un forellino sulla finestra e poi devono aver utilizzato un fil di ferro o qualche altro arnese per far scattare la maniglia e aprire la finestra». A scoprire il furto è stato l'anziano: non appena è entrato in camera per andare a letto e ha aperto la porta, ha fatto appena in tempo a vedere la sagoma di un uomo, di spalle, che stava scavalcando il davanzale per scappare. «Mio suocero ha visto un uomo fuggire e non l'ha visto in volto e quindi non sa identificarlo - continua la donna -. Noi ipotizziamo che fossero almeno in due e che uno solo sia entrato in camera da letto. Ha rovistato dappertutto! Mio suocero, seppur sorpreso di aver beccato il ladro mentre scappava, non è rimasto particolarmente sconvolto e ci ha detto che se avesse avuto un fucile a portata, probabilmente l'avrebbe usato».
IL PRECEDENTE «Il 5 febbraio - prosegue - i ladri avevano cercato di rubare nel capanno degli attrezzi fuori nel cortile, ma essendo allarmato, appena hanno aperto la porta è scattata la sirena e sono scappati.
Il Gazzettino