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VIGONZA - Alle 18 si abbassano le serrande per bar, ristoranti e pizzeria. E a Vigonza scatta la gara di solidarietà. In segno di vicinanza ai loro amici e colleghi che devono chiudere in osservanza alle prescrizioni del dpcm del 24 ottobre, Laura e Giuseppe, rispettivamente 27 e 34 anni, titolari della pizzeria per asporto Doctor Pizza di via Bonaventura a Peraga di Vigonza, hanno deciso di lanciarsi in un'iniziativa di sostegno e di amicizia.
«Siamo tutti nella stessa barca. Vogliamo utilizzare qualche minuto del nostro tempo per essere vicini a chi in questo momento e anche pochi mesi fa stava e sta attraversando un brutto periodo dice Laura - Ogni giorno ci svegliamo e ringraziamo il fatto di avere ancora il diritto di poter lavorare, se ancora si può parlare di diritti. Noi abbiamo questa fortuna. Ma nonostante questa fortuna, ci rendiamo conto che abbiamo le stesse scadenze, gli stessi costi, i dipendenti, le tasse, l'Iva, l'Inps, e pensando a tutto questo ci chiediamo come possano andare avanti alcuni nostri colleghi».
Il Covid fa rinascere la tradizione: il ristorante che fa le trippe all'alba la domenica mattina
«Noi iniziamo a lavorare proprio quando i bar, le pizzerie e i ristoranti chiudono. E sabato scorso abbiamo preso la decisione di devolvere una parte del nostro incasso per solidarietà a quegli imprenditori che a differenza di noi non hanno la possibilità di lavorare dice ancora Laura - Il senso di questa cosa è riuscire a creare una campagna ed una rete di aiuto per questi nostri colleghi, amici e conoscenti. Sicuramente il nostro gesto da solo non può essere abbastanza e magari servirà a poco, ma crediamo fortemente che sia un punto da cui partire. Qui in pizzeria abbiano anche preparato una piccola scatola dove i nostri clienti, se lo desiderano, possono fare le loro donazioni. Noi saremo precisi e puntuali nel dettagliare tutti i soldi raccolti e consegnati».
«Solamente nel Comune di Vigonza ci sono all'incirca 23.000 abitanti. Se anche solo la metà di questi residenti donasse un euro, il costo di un caffè, si potrebbero ricavare 11.000 euro. Una cifra che può salvare piccole attività in crisi e comunque dare un segnale di luce. Da mercoledì in pizzeria chiunque vorrà potrà donare un contributo per questa raccolta fondi» La attività che sono state scelte al momento sono 17: il wine bar D4, il ristorante Coco', Al Vigò, birreria Pisani, Fermati un po', Osterie Moderne pizzeria Da Cicillo, trattoria Da Seba, birreria Dakota, bar Mondial, bistrot Al Gufo, ristornate Marchioro, bar Prestige, trattoria Bazabò, pizzeria Antichi Sapori, bar La vite bianca, trattoria Nalin. «Man mano ne aggiungere anche altri conclude Laura - Abbiamo già donato 400 euro. Di fronte ad un governo che oltre a non farci lavorare non ci dà nemmeno speranze per andare avanti, ognuno può fare la differenza e noi abbiamo deciso di farla. Poteva capitare a voi come a noi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino