Precipita nella tromba delle scale e muore a 19 anni: «Simone aveva dimenticato le chiavi di casa e nessun vicino gli ha aperto»

Precipita nella tromba delle scale e muore a 19 anni: «Simone aveva dimenticato le chiavi di casa e nessun vicino gli ha aperto»
VIGONOVO - La notizia del tragico decesso del 19enne Simone Ponzoni ha destato grande turbamento e commozione a Vigonovo, dove il ragazzo ha vissuto la sua giovinezza...

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VIGONOVOLa notizia del tragico decesso del 19enne Simone Ponzoni ha destato grande turbamento e commozione a Vigonovo, dove il ragazzo ha vissuto la sua giovinezza prima di trasferirsi quattro anni fa col padre Alberto e la sorella Beatrice in via Marostica, nel quartiere Armistizio di Padova. Le cause dell’incidente che ne hanno causato la morte restano per il momento ancora inspiegabili. Il dramma sarebbe frutto di un tragico incidente domestico e gli accertamenti compiuti dalle forze di polizia avrebbero escluso qualsiasi responsabilità da parte di terzi. Nella serata di lunedì 5 dicembre il giovane è misteriosamente precipitato nella tromba delle scale del condominio dove abitava. Sembra che, una volta resosi conto di non avere le chiavi di casa, avesse cercato inutilmente aiuto suonando ai campanelli dei vicini. Nessuno, però, gli avrebbe aperto. Una vicina avrebbe riferito di averlo visto dallo spioncino della porta dell’appartamento, prima che la luce delle scale si spegnesse automaticamente, e di avere poi sentito un tonfo sordo. Una volta affacciatasi alla balaustra delle scale, ha visto il corpo del ragazzo al piano terra, sul pavimento dell’androne, tre piano più sotto. Una volta ricoverato in ospedale, Simone ha lottato per cinque giorni. 

RITRATTO

Simone era stato adottato dai genitori assieme alla sorella più grande Beatrice. Il padre Alberto Ponzoni e la mamma Susanna Michieli non avevano figli naturali. Avevano pertanto dato corso alla pratica adottiva e il destino li aveva portati in Africa, precisamente ad Addis Abeba, in Etiopia. In un orfanatrofio gli avevano fatto incontrare il piccolo Simone e la sorella più grande Beatrice. Non vollero separarli e li portarono entrambi in Italia. Simone e Beatrice hanno vissuto la loro fanciullezza nel quartiere di via Venezia, a Galta di Vigonovo. A Simone in particolare piaceva molto giocare a calcio nel campetto del quartiere. Entrambi hanno frequentato con profitto le scuole elementari e medie del capoluogo Vigonovo. La mamma Susanna, nel frattempo, è scesa in politica nelle fila del Movimento 5 Stelle. Nel 2016 il suo gruppo vinse le elezioni amministrative comunali. Gli fu affidato il ruolo vicesindaco e assessore all’Immigrazione, politiche sociali e sanità, integrazione e pari opportunità. Per diverso tempo si occupò come attività lavorativa di adozioni internazionali come traduttrice giurata per i Tribunali. «Li ho sempre visti sereni e non ho mai notato in loro alcuna difficoltà nei rapporti con gli altri ragazzi”, ha detto una insegnante delle scuole elementari di Vigonovo. Poi i loro genitori entrarono in crisi e divorziarono. Nel 2020 Susanna Michieli si dimise anche da amministratrice comunale. Entrambi emigrarono da Vigonovo e i due figli adottivi andarono a vivere col padre Alberto.
 

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Il Gazzettino