Vigonovo, la piazza intitolata a Giulia Cecchettin: si aspetta l'ok della famiglia

VIGONOVO - A oltre due settimane di distanza dalla tragica morte di Giulia Cecchettin, non cessa il clamore suscitato dalla vicenda. Ieri mattina l'Associazione nazionale...

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VIGONOVO - A oltre due settimane di distanza dalla tragica morte di Giulia Cecchettin, non cessa il clamore suscitato dalla vicenda. Ieri mattina l'Associazione nazionale carabinieri "Vice brigadiere Cristiano Scantamburlo" di Vigonovo e Fossò, a margine della manifestazione "Virgo fidelis", ha reso omaggio alla ragazza deponendo un mazzo di fiori ai piedi della sua gigantografia sulla facciata del municipio. Presenti, poi, alla cerimonia religiosa in chiesa il sindaco di Vigonovo Luca Martello, l'assessore Gianni Cassandro per il comune di Fossò e i rappresentanti dell'Amministrazione comunale di Dolo e di Limena; contrariamente agli altri anni, non era presente nessuna forza dell'ordine. A Vigonovo ora si parla di borse di studio con il nome di Giulia e di una piazza del paese a lei intitolata. «Tutto dovrà prima essere concordato con la sua famiglia», tiene però a precisare il sindaco Martello. Il primo cittadino non riesce a far fronte a tutti gli inviti in arrivo per partecipare a manifestazioni in ricordo di Giulia che si svolgono in ogni parte d'Italia. Sabato mattina è partito in macchina da Vigonovo quando faceva ancora buio per essere presente a Grottaferrata (Roma) per l'inaugurazione di una struttura per le donne vittime di violenza intitolata a Giulia Cecchettin. Neppure il tempo di consumare il pranzo perché nella prima serata dello stesso giorno, anche per ricambiare la visita del sindaco di Torreglia, Marco Rigato, che domenica 19 ottobre aveva partecipato alla "fiaccolata silenziosa" di Vigonovo, è letteralmente volato nel paese padovano, quello dell'assassino Filippo Turetta, per partecipare ad una seconda fiaccolata nel ricordo di Giulia: manifestazione meno sentita di quella di Vigonovo, e alla quale hanno partecipato un migliaio di cittadini.

IL VESCOVO

Nella messa delle 10 di ieri, a Vigonovo, come già aveva fatto durante le messe domenicali del 19 novembre, il parroco don Gabriele Pipinato ha fatto solo un velocissimo passaggio sulla vicenda di Giulia e Filippo, dicendo che "bisogna essere compassionevoli", e ha poi letto una lettera inviata dal vescovo di Padova, Monsignor Claudio Cipolla, alle parrocchie di Vigonovo, Saonara e Torreglia, ossia i tre paesi coinvolti dalla drammatica vicenda: "Questo è il momento della solidarietà e della preghiera. A nome della Chiesa di Padova rivolgo la mia vicinanza al papà, alla sorella e al fratello di Giulia e a tutta la sua famiglia già tanto provata nel dolore in questi anni, così pure ai genitori e ai familiari di Filippo. Per tutti loro quanto accaduto è un dolore indescrivibile. Prego e invito a pregare per loro e a non rincorrere parole di odio. La violenza, di qualsiasi forma e modalità, non è mai la soluzione. Preghiamo per gli amici e per le comunità che hanno visto crescere questi ragazzi, il Signore raccolga le loro lacrime". Intorno alle 16 di ieri, infine, sono iniziate a giungere a Vigonovo le prime persone per partecipare alla "passeggiata arrabbiata" organizzata dal "Collettivo Artemisia" della Riviera del Brenta. Qualcuno, comprese le istituzioni, temeva che la manifestazione potesse in qualche modo degenerare, invece il raduno, regolarmente autorizzato dalla Questura di Venezia e con il consenso della famiglia di Giulia, si è svolto nella più assoluta serenità e distensione. Erano ben oltre un migliaio, in maggioranza donne urlanti, quelle che dalle 17 alle 18 hanno sfilato per le strade cittadine di Vigonovo.

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Il Gazzettino