Vigodarzere, scoperto un deposito di rifiuti potenzialmente inquinanti: 200 quintali ammassati nell'azienda agricola Video

VIGODARZERE (PADOVA) - Deposito non autorizato di rifiuti, con scarti industriali e stampi in legno, scoperto a Vigodanzere, all'interno di un'azienda agricola. Si...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

VIGODARZERE (PADOVA) - Deposito non autorizato di rifiuti, con scarti industriali e stampi in legno, scoperto a Vigodanzere, all'interno di un'azienda agricola. Si tratta di 200 quintali di materiale di vario genere, accatastati in violazione delle prescrizioni normative in materia ambientale e in parte riutilizzati per varie finalità come la combustione. A scoprire il deposito i Finanzieri del Comando Provinciale di Padova, in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto.

Dopo aver effettuato specifici riscontri con il supporto dei citati funzionari, i Baschi Verdi del Gruppo di Padova hanno appurato che il materiale rinvenuto era stato depositato direttamente su terreni agricoli e sulle pertinenze dell’abitazione rurale dell’imprenditore, senza le dovute cautele e senza una regolare denuncia circa l’istituzione del citato deposito ai competenti organi della Regione Veneto. Pertanto, dopo aver delimitato l’intera area e catalogato i rifiuti potenzialmente inquinanti, tra cui un automezzo pesante in evidente stato di abbandono, gli stessi sono stati sottoposti a sequestro, mentre il proprietario dell’area è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Padova per attività di deposito e gestione di rifiuti non autorizzata, fermo restando che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagini in relazione alla vicenda in esame sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

Con la collaborazione della citata Agenzia, sono in corso gli ulteriori adempimenti finalizzati all’accertamento dell’eventuale contaminazione ambientale, con contestuale messa in sicurezza del sito attraverso operazioni di rimozione, recupero e smaltimento dei rifiuti, nonché di bonifica e ripristino dello stato dei luoghi. Infine, lo stesso imprenditore è stato segnalato agli uffici della Provincia di Padova per l’accertamento e il successivo recupero della cosiddetta “ecotassa”, ossia il tributo speciale previsto per il deposito in discarica di rifiuti solidi, da versare alla Regione Veneto, che si applica anche nei confronti di chi esercita attività di discarica abusiva o abbandona, scarica ed effettua deposito incontrollato di rifiuti.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino