PORDENONE Hanno già acquistato e affittato più di cento ettari di terreni per poter produrre Prosecco e Ribolla, nel Basso Friuli a Chions, Pasiano, Azzano Decimo,...
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«UN'OPPORTUNITÀ»«Credo che la presenza di imprenditori trevigiani in Friuli vada vista come un'opportunità per il territorio e non come un'invasione», spiega il vicepresidente della Camera di commercio di Pordenone Cesare Bertoia che per ben undici anni ha guidato la Coldiretti. «Se qui i prezzi sono ancora accettabili si puo' sostenere che è arrivato il mondo. Non dimentichiamo che ci sono friulani che hanno investito in Veneto». Per l'ex presidente di Coldiretti «viviamo in un mondo globalizzato. Sono convinto che il binomio Veneto-Friuli deve essere gestito bene dalla politica per avere dei benefici e rendimenti a favore dei territori stessi. Il Prosecco non è una moda, ma un prodotto che piace al mondo».
PROSECCO VENETO-FRIULI«Tutto quello che puo' essere utile a sviluppare l'economia del territorio va visto positivamente», commenta Michele Zanchetta direttore di Confagricoltura Pordenone. Che prosegue: «Siamo due regioni contermini ed in merito merita di essere vista come modello di squadra quella del Consorzio interregionale del Prosecco. Sono state messe assieme due potenzialità, per tutelare un grande vino che ci sta regalando immense soddisfazioni».
CONFINI ASSURDI?
Zanchetta conclude: «Non dovrebbero esistere confini regionali quando da questo punto di vista, si sa che ogni territorio ha le sue specificità. Mi fa piacere constatare che con il Veneto da anni esiste solo un'importante collaborazione».
RIBOLLA, BUON MOMENTO
«Se il mercato offre prezzi più vantaggiosi è chiaro che qualcuno si inserisce». Roberto Pillon imprenditore agricolo della Marca e dirigente di una storica azienda (la Fioravanti Onesti di San Biagio di Callalta) ben consce il Friuli, regione con la quale ha continui contatti. «Oggi la Ribolla è un'ottima alternativa al Prosecco che è diventato un brand. La Ribolla friulana oggi spumantizzata sta prendendo piede anche nella provincia di Treviso. Non è un aspetto da trascurare ma il segno che la qualità e i nuovi gusti incontrano nuovi mercati». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino