Bodycam sulle divise dei vigili e taser, come le forze dell'ordine negli Usa

Bodycam sulle divise dei vigili e taser, come le forze dell'ordine negli Usa
MESTRE - Bodycam e taser, proprio come le forze dell'ordine negli Usa. La metamorfosi da vigili urbani a polizia locale, con questo ultimo passaggio, può dirsi...

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MESTRE - Bodycam e taser, proprio come le forze dell'ordine negli Usa. La metamorfosi da vigili urbani a polizia locale, con questo ultimo passaggio, può dirsi completata: presto la municipale a Venezia sarà dotata di strumenti della tecnologia più avanzata per le operazioni di sicurezza in città. In parte il progetto è già partito, in via sperimentale: il Comune ha già acquistato (e messo a disposizione del nucleo Sicurezza urbana) le 12 mini telecamere da applicare alle uniformi. Uno strumento da una parte a tutela del cittadino, dall'altra degli stessi agenti. «Entreranno in funzione quando avremo anche i taser - spiega il comandante generale Marco Agostini - per il momento le stiamo utilizzando per alcuni servizi mirati». Tutte attività, cioè, di polizia giudiziaria: nel caso di ispezioni domiciliari, controlli specifici, tutto ciò che sia collegato alla raccolta di prove o elementi investigativi, viene svolto da poliziotti con le minitelecamere addosso. 


IL PROGETTO
L'idea parte da un concetto molto semplice: i servizi della polizia locale sono cambiati, e molto, negli ultimi anni. Sempre di più la città richiede monitoraggio dei fenomeni e pronto intervento, di giorno e di notte. Inoltre c'è da aggiungere l'attività investigativa, quasi sempre legata allo spaccio o alle situazioni di degrado urbano. Ora, dopo la sperimentazione della Polizia di Stato, toccherà alla locale partire con l'utilizzo del taser: a Venezia, a dire la verità, hanno detto sì alla sperimentazione ancora un anno fa, e si spero entro la fine del 2020 di poter partire. Di quelle pistole a impulsi elettrici Agostini ne aspetta 4: dopo un periodo di apprendistato e di formazione, si potrà cominciare con il test sul campo.

Le nuove pattuglie taser quindi, andranno a blocchi di quattro. L'agente con la pistola elettrica, l'assistente, e altri due in supporto. Tutti e quattro saranno dotati di bodycam (la telecamera, appunto, da applicare all'uniforme e che documenterà l'intervento). Il comando dovrà pianificare il tipo di intervento per cui si prevederà l'utilizzo di questa nuova strumentazione, ma probabilmente verranno impiegati nei servizi notturni di pattuglia e nelle situazioni più delicate da ordine pubblico. 

NUOVO CORSO

Si tratta di un ulteriore passo in avanti per il corpo lagunare, dopo le tante modifiche di questi ultimi anni. Si è iniziato con l'incremento dei servizi notturni e con il potenziamento della squadra Sicurezza urbana, diretta dal commissario capo Gianni Franzoi, poi con l'introduzione delle unità cinofile. Un progetto iniziato con un solo cane antidroga, Kuma, grazie anche alla passione del suo padrone-conduttore, che a sue spese aveva fatto fare al cane il corso di addestramento per poi proporlo al Comune. Accolto dalla collettività con qualche perplessità, ora l'unità cinofila della locale è diventato un vero e proprio reparto specializzato, che conta 4 cani e che collabora nelle operazioni con le altre forze di polizia (carabinieri e polizia di Stato).  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino