Prendono a pugni il vigile che aveva chiuso la strada per soccorrere un uomo

Prendono a pugni il vigile che aveva chiuso la strada per soccorrere un uomo
LIDO DI VENEZIA - Per provare ad aiutare un uomo colpito da infarto per strada, per permettere l’arrivo dell’ambulanza e i rilievi successivi, la polizia locale aveva...

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LIDO DI VENEZIA - Per provare ad aiutare un uomo colpito da infarto per strada, per permettere l’arrivo dell’ambulanza e i rilievi successivi, la polizia locale aveva chiuso la strada fino alla fine di tutti gli accertamenti. Una prassi consolidata di fronte alla quale c’è al massimo curiosità dei passanti per capire cosa sia successo. Ma sabato sera quella prassi e quella strada chiusa è stata la miccia che ha acceso la violenza in due lidensi, un ventottenne e un minorenne, che hanno offeso e poi preso a pugni un operatore della polizia locale che li aveva bloccati chiedendone i documenti. I due sono stati identificati e denunciati già nella stessa serata di sabato. 

Vittima dell’aggressione, e ora ricoverato al Santi Giovanni e Paolo di Venezia, è stato Marco Genovese, operatore di grande esperienza della polizia locale di Venezia e volto noto in città per essere stato candidato al consiglio regionale del Veneto nel 2015 in quota Cinque Stelle.
Poco dopo l’infarto che sabato pomeriggio ha ucciso Roberto Romano mentre era in sella alla propria bicicletta (ne riferiamo nell’articolo a fianco, ndr) la polizia locale aveva chiuso la strada deviando il traffico in arrivo. 
Nessun problema, curiosi a parte, fino all’arrivo di due persone a bordo di un unico monopattino. Quando l’operatore della polizia locale ha chiuso la strada, i due - il ventottenne e il minorenne - che non avevano alcuna intenzione di rispettare il divieto di passare, hanno iniziato a inveire contro l’agente che a quel punto ha chiesto i documenti per identificarli. Di fronte alle parole dell’operatore, i due sono andati su tutte le furie e lo hanno colpito con schiaffi e pugni fino a farlo cadere a terra e poi darsi alla fuga cercando di non essere visti. L’agente, invece, dopo essere stato soccorso, è stato portato al Civile dov’è ancora ricoverato per la frattura della mandibola e altre contusioni. 

Il tentativo di nascondersi è però durato poco perché grazie alla testimonianza della stessa vittima e ai racconti di chi aveva assistito alla scena, i due lidensi sono stati riconosciuti e, sempre nella serata di sabato, anche identificati dagli agenti della polizia locale. Il ventottenne e il minorenne, due amici, sono stati anche denunciati per una serie di reati tra i quali lesioni e aggressione a pubblico ufficiale. Già nelle prossime ore, però, la polizia locale manderà gli atti in procura con cui chiedere anche dei provvedimenti nei confronti dei due aggressori. Diventati violenti di fronte a un agente che gli aveva detto di cambiare strada.

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Il Gazzettino