Morto il vigile urbano di Casale Sul Sile, Emanuele Bulegato. La sindaca: «Era un uomo coraggioso, il nipotino gli aveva ridato forza»

Emanuele Bulegato, vigile urbano morto
CASALE SUL SILE (TREVISO) - Strappato troppo presto all’affetto dei suoi cari e alla sua comunità: il giorno di Ferragosto si è spento Emanuele Bulegato,...

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CASALE SUL SILE (TREVISO) - Strappato troppo presto all’affetto dei suoi cari e alla sua comunità: il giorno di Ferragosto si è spento Emanuele Bulegato, 60 anni, agente di polizia locale che ha servito con professionalità e dedizione il Comune di Casale. Una grande perdita per tutto il paese rivierasco che ben conosceva quel volto noto, presente ogni giorno dell’anno a controllare che tutto fosse in regola, a dispensare consigli, ad aiutare il prossimo.


LA MALATTIA
La famiglia ne ha dato subito il triste annuncio e anche l’amministrazione comunale si è stretta nel ricordo. Un uomo coraggioso, sempre al servizio degli altri, anche a rischio della sua stessa vita, come è accaduto anche in una celebre occasione. Solo davanti a un male incurabile come la leucemia, contro la quale lottava da più di un anno, si è dovuto arrendere, ma se n’è andato con lo stesso spirito e la stessa forza d’animo che aveva sempre avuto in vita: «Praticamente fino all’ultimo momento l’ho visto molto propositivo. Si vedeva che la nascita del nipotino gli aveva ridato forza. Ha lottato con fermezza fino alla fine - lo ricorda con il sindaco di Casale Stefania Golisciani - Faceva parte della famiglia del Comune. Si è sempre speso tantissimo per il territorio. È stato anche premiato per questo». Emblematico del suo senso del dovere è, infatti, l’episodio che l’ha visto intervenire in un incidente stradale con la sua collega, Francesca Buranello, per soccorrere il conducente di un autoveicolo in fiamme nel febbraio 2020. Salvataggio che gli è valso l’onorificenza per meriti speciali dalla Regione. «Era un uomo coraggioso - prosegue il sindaco - Siamo andati a ritirare il premio a gennaio. Doveva venire anche lui ma alla fine non ce l’ha fatta perché ha avuto una ricaduta». 


SPERANZA E CORDOGLIO


«Non si è mai risparmiato sul lavoro. Tanto che nell’ultimo periodo stavamo parlando anche di un suo reinserimento in un lavoro d’ufficio, più tranquillo visto che il servizio su strada non sarebbe stato più un’opzione praticabile. Negli ultimi incontri che abbiamo fatto lo vedevo voglioso di tornare a lavorare, con tutte le cautele del caso, e noi ci abbiamo sperato tutti. Era ancora giovane, poteva ancora dare tanto al comune e alla comunità che ha servito con tanta passione» si rammarica Golisciani. Speravano di rivederlo tra le loro fila anche i colleghi, che fino all’ultimo ci hanno creduto. Emanuele lascia i figli grandi e il piccolo nipotino, a cui era molto legato e che gli aveva dato una grande gioia: «La nostra amministrazione si unisce al cordoglio della famiglia: è una grande perdita per la comunità e per il corpo di polizia, visti i suoi anni di onorato servizio e quanto ha fatto per il territorio. È un dolore anche per noi che lo conoscevamo personalmente. Quando mi sono insediata la scorsa estate è venuto subito a salutarmi di persona». Il funerale si terrà sabato alle ore 9.30 nella chiesa di Casale.
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Il Gazzettino