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VIDOR - Mezzo metro di acqua e fango in casa. L'altra notte, 28 agosto, il torrente Teva è esondato a Colbertaldo di Vidor e un'abitazione è stata allagata. L'acqua si è riversata nel cortile e al pianterreno, danneggiando anche il crossover parcheggiato in cortile. Nottata di passione per i proprietari: «È la seconda volta in tre anni. Nel 2020 avevamo allertato il Consorzio di bonifica. Adesso è successo di nuovo: chiediamo un risarcimento ma soprattutto interventi di manutenzione. Vogliamo aspettare che succeda una tragedia come al Molinetto della Croda?». Laura Prosdocimo, che abita al primo piano insieme al compagno e alla figlia, lancia un appello agli enti preposti, decisa ad andare fino in fondo, stavolta. Tre anni fa un'esondazione analoga le è costata 30mila euro: arredi e auto da buttare. L'altra notte la replica, poco dopo la mezzanotte.
L'EMERGENZA
«Il torrente è uscito dall'alveo e ha allagato tutto - racconta la donna -.
L'APPELLO
Anche il Comune si sta interessando al problema: «Siamo in contatto con il Consorzio di bonifica Piave. Gli enti preposti devono prendere le giuste precauzioni per prevenire emergenze come questa. Dopo la recente ondata di maltempo, il Consorzio aveva eseguito una serie di sopralluoghi: sul Teva non erano stati individuati ostacoli tali da impedire il flusso d'acqua per cui non ci erano state segnalate criticità. Ora ci hanno assicurato che i controlli continueranno. Ma serve una soluzione definitiva».
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Il Gazzettino