L'orso N15 torna in Carnia da furbo: mangia le esche ed evita la trappola

L'orso N15
UDINE - Un orso bruno di 4-5 anni, verso le 9 del mattino, si avvicina a una trappola-tubo e abilmente, senza entrarci, si ciba delle esche poste all'esterno. È la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
UDINE - Un orso bruno di 4-5 anni, verso le 9 del mattino, si avvicina a una trappola-tubo e abilmente, senza entrarci, si ciba delle esche poste all'esterno. È la "sorpresa" fatta dal plantigrado ai ricercatori dell'Università di Udine, che stanno monitorando la presenza dell'orso bruno nelle Alpi nord orientali.


Si tratta probabilmente di un orso di origine slovena, classificato con la sigla «N15» e già campionato nelle Alpi carniche nel 2012 quindi spostatosi in Veneto e nelle Dolomiti friulane.







La trappola utilizzata è di proprietà della Regione Friuli Venezia Giulia ed è stata realizzata nell'ambito del progetto «Life Arctos», finanziato dall'Unione europea per favorire la conservazione dell'orso bruno. Nel filmato si vede l'orso prendere il cibo all'esterno della trappola, rotolarsi davanti al tubo e alla fotocamera e grattarsi su un abete vicino, probabilmente per lasciare dei segnali feromonali, vista anche la presenza nelle stessa area di almeno altri due individui.

E' un maschio e frequenta il sito tranquillamente, senza però fidarsi a entrare nel tubo. Il 12 giugno scorso l'Università di Udine ha catturato un orso nelle Valli del Torre, presso il confine sloveno, chiamato Alessandro, a cui è stato infilato un radiocollare. Una volta liberato, l'esemplare si è spostato in territorio sloveno dove esiste a Caporetto una deroga all'abbattimento, a causa di numerosi attacchi al bestiame domestico.

Il collare ha permesso di fornire informazioni anche ad autorità e ricercatori sloveni evitandone, per ora, l'uccisione.







Attualmente l'orso Alessandro, dopo avere trascorso un mese tra Pontebba e Tarvisio, si trova di nuovo sul versante sloveno del monte Canin. La ricerca è condotta dal team del Dipartimento di scienze agrarie e ambientali coordinato da Stefano Filacorda, e si basa sull'uso di varie tecniche, dalle trappole per il pelo con successiva analisi genetica a foto e video trappolaggio, alla cattura per predisposizione di radiocollari satellitari.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino