Sgominata gang di giovani spacciatori A Padova ricercato fornitore di droga

Vicenza, la Polizia spiega l'operazione anti spacciatori
VICENZA - Dopo mesi di indagini, gli uomini della Polizia di Stato della Questura di Vicenza hanno decapitato una banda di spacciatori tunisini e italiani, tutti molto giovani,...

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VICENZA - Dopo mesi di indagini, gli uomini della Polizia di Stato della Questura di Vicenza hanno decapitato una banda di spacciatori tunisini e italiani, tutti molto giovani, dediti allo smercio di droga nel centro del capoluogo berico.




L’operazione, denominata “Jungle 2” in quanto seguito di una pregressa attività investigativa concentrata su membri diversi del medesimo gruppo criminale, si è conclusa con il “blitz” nelle abitazioni dei trafficanti ed il sequestro di 1 kg. di hashish. Ordinanze di custodia cautelare in carcere hanno riguardato cinque persone, anche se uno di loro, Marwen Toujani, 26 anni, si trovava già rinchiuso nel penitenziario San Pio X dopo la condanna relativa alla prima fase dell'operazione.



Gli altri finiti dietro le sbarre sono Ben Free Wajdi, pure 26enne, a sua volta protagonista anche nei mesi scorsi, che invece si trovava ai domiciliari. I due, secondo quanto ricostruito si rifornivano dell'eroina nel centro di Padova (zona Stanga) dove in queste ore la Squadra mobile sta ricercando colui (si tratta probabilmente di un loro connazionale) che vendeva la droga, poi destinata al mercato vicentino, per un giro d'affari che solo negli ultimi mesi si aggira attorno ai 15 mila euro.



Per gli altri tre arrestati in flagranza le manette sono scattate dopo un blitz avvenuto all'alba di ieri in un appartamento in via Peschiera, nel quartiere di San Bortolo: si tratta di Marta Rizzello, 22 anni, che aveva in affitto la casa, ex fidanzata di Wajdi. Nell'alloggio si trovavano anche due tunisini, entrambi di 20 anni, Saif Edine Kiari e Mouhamed Amen, clandestini, già con precedenti per spaccio di droga, che operavano nella zona di viale Milano. Nell'appartamento gli agenti hanno rinvenuto 670 euro in contanti e le successive ricerche hanno consentito di trovare circa 1 kg di hashish, suddiviso in panetti, che erano stati nascosti sotto le tegole del tetto (a cui si accede da una mansarda) e nel battiscopa. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino