Nove clandestini stipati in un treno carico di granaglie: salvati

I controlli sul vagone ferroviario fermo a Vicenza
VICENZA - Nove clandestini, tutti uomini di giovane età sono stati trovati nel primo pomeriggio di oggi, all'interno di un vagone di un treno merci carico di...

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VICENZA - Nove clandestini, tutti uomini di giovane età sono stati trovati nel primo pomeriggio di oggi, all'interno di un vagone di un treno merci carico di granaglie di mais per animali, proveniente da Villa Opicina, frazione di Trieste, transitando dunque anche per Mestre e Padova. L’allarme è stato dato intorno alle 14 dal personale del treno, che fermatosi a Vicenza ha sentito battere sul carro silo, dopo che una donna, residente a fianco della linea ferroviaria, aveva sentito i rumori strani provenire dagli stessi vagoni.


Il treno è stato quindi spostato su un binario morto - circa un chilometro dopo la stazione ferroviaria, in direzione di Verona, all'altezza della passerella pedonale in ferro che porta nel quartiere dei Ferrovieri - per accedere dall’alto ai boccaporti, da dove i vigili del fuoco del capoluogo berico hanno estratto le nove persone: due dal secondo carro e sette dal quinto. Una parte di loro sarebbe rimasta imprigionata nei vagoni, rischiando la vita.

Sul posto hanno lavorato per diverse ore le forze dell'ordine, tra cui la Polizia di Stato, la Polfer, personale dell'Esercito in servizio in città e i funzionari dell'Ufficio immigrazione della Questura, oltre ai vigili del fuoco e alcune ambulanze del Suem 118: almeno uno di loro è stato preso in cura dai sanitari. Si tratta di stranieri di origine orientale, probabilmente irakeni, che avrebbero attraversato la frontiera nascosti tra le granaglie. I clandestini sono stati poi accompagnati in Questura e poi alla Caserma Sasso, per il riconoscimento e altri accertamenti: in serata la loro posizione era ancora al vaglio. Gli stessi pompieri, intervenuti con due squadre hanno poi controllato tutti e diciassette vagoni per escludere la presenza di altre persone, che è stata scongiurata. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino