Vicenza Calcio, donne con bambini circondano il pullman: salta la partita col Padova

Lo striscione esposto oggi all'esterno del Menti
VICENZA - Come annunciato ieri i tifosi del Vicenza si sono piazzati davanti allo stadio Menti e non hanno fatto partire il pullman dei biancorossi. A bordo avrebbero dovuto...

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VICENZA - Come annunciato ieri i tifosi del Vicenza si sono piazzati davanti allo stadio Menti e non hanno fatto partire il pullman dei biancorossi. A bordo avrebbero dovuto esserci i ragazzi della squadra "Berretti" per disputare la partita in calendario per oggi pomeriggio (il fischio d'inizio era previsto alle 14.30) allo stadio Euganeo di Padova nel derby di Coppa Italia di serie C.  A bloccare la partenza sono state alcune donne con i passeggini (con all'interno i bambini) che gli agenti non hanno ovviamente potuto allontanare. 


Questa mattina, all'esterno dello stadio Menti attorno alle 10 si erano già radunate diverse centinaia di supporter, con tanto di tavolini e vivande, poi diventati quasi un migliaio nelle ore successive. Sul posto le forze dell'ordine (una quarantina tra poliziotti e carabinieri) hanno presidiato la zona. In tarda mattinata è arrivato anche il Questore. Via Schio è stata chiusa e il traffico deviato già attorno alle 10.30

AGGIORNAMENTO ORE 12.50
Dopo aver constatato la situazione è stato stabilito che il bus con a bordo i giovani del Vicenza - che avrebbero dovuto prendere il posto dei giocatori della prima squadra, in sciopero -  non partisse alla volta di Padova. La partita dunque salta. A darne notizia è stato il tecnico Nicola Zanini, il cui annuncio è stato accolto con un boato da parte dei supporter in attesa all'esterno del Menti.

«A fronte della presenza di donne e bambini - fa sapere il Vicenza Calcio in una nota inviata dall'ufficio stampa poco prima delle 13 - le forze dell’ordine fanno sapere di non aver abbastanza personale che possa garantire la possibilità d’uscita del pullman e che non sarà fattibile la sua partenza. La Questura segnala oltre 1000 persone davanti al cancello, dalle foto e dalle dichiarazioni di alcuni giornalisti presenti sembrano decisamente meno, circa 300. A fronte della circostanza creatasi la partita dovrà intendersi a tutti gli effetti annullata».

Nella stessa nota il club berico fa sapere che «ci riserveremo di quantificare i danni e di individuare i responsabili dello stesso». «Il Vicenza Calcio - conclude il comunicato - si ritiene rammaricata del comportamento non giustificato da parte dei tifosi in quanto coloro che erano stati scelti per disputare la partita in evento sono comunque tesserati della società. L'aver limitato la libertà di scelta di questi ragazzi, riteniamo sia decisamente lesiva della libertà di pensiero degli stessi».

Nel pomeriggio è arrivata la posizione della Questura di Vicenza, che contrasta in parte con il comunicato del club club biancorosso. «Con riferimento alla nota ufficiale odierna del Vicenza Calcio la Questura - si legge in una nota - precisa di avere affrontato la situazione creatasi stamattina allo stadio Menti in maniera e con risorse adeguate rispetto alle circostanze. Le forze dell’ordine hanno costantemente presidiato l’intera area, in cui erano confluiti numerosi tifosi che manifestavano pacificamente la propria contrarietà alla trasferta ed una cui delegazione ha incontrato rappresentanti del Vicenza Calcio e giocatori presenti. Questi mai hanno formulato richiesta di uscire dalla porta carraia per andare a Padova. Piuttosto, giocatori e staff, che avevano autonomamente deciso di non effettuare la trasferta, hanno raggiunto i tifosi all’esterno dell’impianto sportivo».














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Il Gazzettino