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VICENZA - «Questo mio primo 25 Aprile in piazza l'ho vissuto con tensione, perché sono stata costretta ad essere scortata per arrivare qui e questo avverrà anche adesso che andrò via. Questo non è bello in democrazia, non capisco perché devo avere paura a girare per la mia città». Lo ha detto oggi in piazza dei Signori a Vicenza, l'assessore regionale Elena Donazzan (FdI), parlando con i giornalisti al termine delle celebrazioni per la Festa della Liberazione. Donazzan è nota per delle affermazioni sulla Resistenza che ha associato alla successiva nascita delle Brigate rosse. «Non mi sono piaciuti i fischi alla bandiera di Vicenza - ha detto Donazzan - non mi sono piaciuti i fischi che hanno voluto interrompere gli oratori, perché è chiaro che questa è una piazza ancora debole, anche se chi ha iniziato a cantare una canzone per disturbare, non è stato poi seguito dagli altri. Se questa è la festa nazionale, deve essere la festa di tutta la nazione e ognuna deve sentirsi parte di questa nazione».
«All'inizio ero intimorita - ha poi aggiunto - perché c'erano troppe bandiere di partito.
I fischi al sindaco Rucco e a Marinelli
Alta tensione, ma nessun incidente, in piazza dei Signori a Vicenza in occasione delle celebrazioni del 25 Aprile che si sono tenute questa mattina. L'intervento dal palco del sindaco della città Francesco Rucco (ricandidato per le prossime amministrative per il centrodestra) è stato disturbato da fischi e dalla canzone «Bella ciao» intonata più volte da un gruppo numeroso di presenti. I contestatori erano collocati al di là delle transenne, in un'area contraddistinta dalle bandiere delle coalizioni politiche di sinistra, come Pd, Movimento 5 Stelle, Psi oltre che da bandiere della Cgil e della Pace. Fischi sono stati rivolti anche alla bandiera di Vicenza, durante il breve tragitto che ha portato le autorità alla deposizione delle corone d'alloro nella Loggia del Capitaniato. I contestatori, controllati a distanza dagli agenti della Questura, hanno interrotto e fischiato a più riprese anche il registra e attore Giancarlo Marinelli che dal palco ha letto una poesia di Pierpaolo Pasolini.
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