Viabilità per le Olimpiadi, sindaci in coro: adottiamo il modello Genova

Viabilità per le Olimpiadi, sindaci in coro: adottiamo il modello Genova
Domanda. Il modello “Genova”, utilizzato per la ricostruzione del ponte Morandi, potrebbe essere applicato davvero anche nel Bellunese e quindi velocizzare i lavori di...

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Domanda. Il modello “Genova”, utilizzato per la ricostruzione del ponte Morandi, potrebbe essere applicato davvero anche nel Bellunese e quindi velocizzare i lavori di Anas sull’Alemagna? Se lo chiedono in molti, ma le risposte scarseggiano. «È Roma che decide» specificano i politici bellunesi. Possibile, allora, che nessuno si sia interfacciato con il governo per capire se l’idea è fattibile? 


LA TELEFONATA
«Io, in realtà, ne ho parlato con il ministro Federico D’Incà giusto domenica». Il sindaco di Cortina Giampietro Ghedina racconta di aver sentito il ministro bellunese per telefono, in occasione della chiusura dei Mondiali di sci alpino 2021. E non è l’unico ad essersi mosso con Roma. Sul contenuto della chiamata c’è molto riserbo ma qualcosa, Ghedina, lo dice lo stesso: «So che stanno lavorando per la nomina del commissario per le infrastrutture olimpiche in modo da finire in tempo. Sicuramente ci stanno provando. Da parte nostra massima fiducia al governo». Il modello Genova rappresenta un’eccezione nel panorama burocratico italiano. Un’opera da 200 milioni di euro, che con le normali procedure avrebbe richiesto dai 10 ai 15 anni, è stata realizzata in 10 mesi. «Lo ripeto da tanto – continua il primo cittadino di Cortina – Bisogna dare al commissario poteri speciali per realizzare le opere in tempi realistici. Qui il modello Genova sarebbe replicabile. Ma il governo dovrebbe cambiare anche il codice degli appalti che è un ginepraio». 
I SINDACI

Nella frazione di Venas, a Valle di Cadore, c’è un piccolo tratto di strada soprannominato “Ponte di Genova”. «Per farlo, infatti, ci abbiamo messo più di loro» spiega il sindaco Marianna Hofer. Il tempo, sull’Alemagna, sembra correre in modo diverso, rallentare, quasi fermarsi. Anche la Hofer dice di essere in contatto con i bellunesi a Roma, soprattutto con il senatore Paolo Saviane, e di aver discusso più volte riguardo alle opere previste sulla statale 51. La paura è che le 4 varianti di Cortina, Tai, Valle e San Vito di Cadore potrebbero non essere pronte per il 2026. E quindi per i giochi olimpici invernali di Milano-Cortina. «Quando, nel 2016, parlavamo delle varianti le persone erano molto scettiche sui tempi – ricorda Marianna Hofer – Nel 2020 è stata approvata la variante di Valle. Se va bene finiremo l’esecutivo quest’anno, ma secondo me non ci riusciremo. E poi la gara prima del 2022, solo se non ci saranno ricorsi. Ne basta uno solo». Nel frattempo, sull’Alemagna, sono stati installati sistemi innovativi di controllo e gestione del traffico. «Hanno finito l’unica cosa che non serviva – conclude il sindaco di Valle – Lasciando però i pozzetti e i marciapiedi comunali distrutti. Capisco il sistema in cui Anas è costretta a lavorare ma le Olimpiadi sono domani». Un altro comune attraversato dall’Alemagna è San Vito di Cadore. «Il modello Genova è stato un esempio per tutto il mondo, non solo per l’Italia – commenta il primo cittadino Emanuele Caruzzo – Credo che le varianti debbano tener conto del territorio. Se servono a qualcuno piuttosto che a qualcun altro la cosa cambia». Il riferimento è Cortina? «Ma anche all’Alto Adige. Stiamo attenti. Parliamo sempre delle code a monte, quando all’uscita dell’autostrada è sempre tutto bloccato». Per Caruzzo «le varianti non saranno pronte per il 2024. Spero di essere smentito». Ce n’è una, però, più indietro di tutte le altre. È quella che dovrebbe essere realizzata a Tai di Cadore. «Siamo gli unici a non aver ancora convocato la conferenza dei servizi, cioè l’atto preparatorio per prendere in considerazione i progetti definitivi» fa sapere il sindaco di Pieve Bepi Casagrande. Questo perché la pratica riguardante il tunnel di Tai di Cadore è rimasta in Via (Valutazione di impatto ambientale) più tempo rispetto alle altre. Il sindaco di Pieve, quanto alle opere di Anas, fa appello a un modus operandi «semplificato dai lacci e lacciuoli della burocrazia». Le varianti, però, dovevano essere pronte per i Mondiali di Cortina 2021, terminati domenica scorsa. Saranno ultimate entro le Olimpiadi 2026? «In base ai tempi scanditi da Anas dovrebbero farcela. È chiaro che se qualcuno farà ricorso si bloccherà tutto».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino