MARGHERA - No, non è uno scherzo. Non si scherza sulle cose serie. Quelle ruspe che da qualche giorno si muovono in via delle Macchine stanno veramente preparando il...
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Sarà il sindaco Luigi Brugnaro, venerdì mattina, a posare il primo mattone della piscina pubblica realizzata dal Fondo Lucrezio, titolare dell’area, che realizzerà le due vasche accanto al Mercato ortofrutticolo: una di 25 metri di lunghezza e profonda da un metro e 80 a due metri, e una piccola di sei metri di lunghezza e di una profondità variabile da 80 centimetri a un metro e 20, oltre ad una palestra pubblica da 120 metri quadrati, più spogliatoi e servizi, sul piano superiore delle piscine. Un investimento di 3,6 milioni di euro che era rimasto congelato dai tempi dello spostamento del Mof da via Torino a Marghera, ma che ora esce dal freezer con i primi lavori partiti un paio di settimane fa con le opere di pulizia, l’eliminazione delle sterpaglie cresciute in questi decenni e la preparazione dell’area finora abbandonata di via delle Macchine, “chiusa” tra i due fasci di binari che discendono da via del Commercio e di fronte alla darsena. Il tempo previsto per il completamento di tutta la struttura è di un anno e mezzo, ma, toccando ferro, chi ci sta lavorando non esclude nemmeno di riuscire a terminare la piscina già entro la fine dell’anno prossimo.
La vasca più grande sarà affiancata da una gradinata in grado di ospitare un centinaio di persone in caso di competizioni regionali, per cui la struttura è regolarmente omologata al Coni, mentre un impianto fotovoltaico assicurerà un terzo del fabbisogno complessivo in termini energetici. All’esterno è poi previsto un parcheggio da 54 posti. L’amarezza è che, se tutto non si fosse arenato un anno e mezzo fa con il braccio di ferro “urbanistico” tra Comune e Autorità portuale, oggi saremmo già qui a scrivere e leggere dell’inaugurazione della nuova piscina. Per risolvere i contrasti emersi nella primavera del 2018 c’è infatti voluto un anno, ma ora, a cantiere partito, restano aperti i problemi di accessibilità in sicurezza della struttura dal centro abitato di Marghera, oltre a quelli del futuro dell’area tra via Fratelli Bandiera e la darsena verso la Fincantieri. Qui, dicono in zona, è ancora tutto fermo tra Porto e Comune, con destinazioni d’uso già a posto per attrarre investitori italiani e stranieri: «Ci sono inglesi e svizzeri pronti a puntare su quest’area di interazione da città e Porto, servirebbe solo il via libera dell’Autorità Portuale per sbloccare anche questi investimenti». È probabile che venerdì il problema verrà esposto direttamente al sindaco, come quello della necessità di far correre paralleli i cantieri della piscina con quelli necessari per mettere in sicurezza i percorsi pedonali e ciclabili da Marghera all’impianto sportivo. Un aspetto su cui, nei mesi scorsi, si era mosso anche il gruppo “Buongiorno Marghera” come il Comitato per la piscina che, in questi lunghi anni di attesa, non ha mai smesso di credere che, un giorno, sarebbe diventata una realtà. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino