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Le vetrerie coinvolte sono: Cam vetri d'arte, Ars Cenedese, Bisanzio, Schiavon Massimiliano art team, vetreria Murano arte, vetrerie artistiche Vivarini, vetrerie artistiche Reno Schiavon, Linea Murano art.
Al centro del meccanismo vi erano una serie di terminali POS portatili collegati con delle SIM card, formalmente intestati al cambiavalute veneziano ma, di fatto, in uso presso le vetrerie. Tali apparati venivano utilizzati per incassare i corrispettivi delle vendite in nero di preziosi vetri di Murano operati a turisti stranieri.
Le somme incassate venivano accreditate sul conto corrente bancario di appoggio intestato allo stesso cambiavalute, che ogni mattina si recava in banca per prelevare in contanti il denaro incassato dalle vetrerie il giorno precedente, fino a 170.000 euro in una sola volta.
Il Gazzettino