Tre milioni dalla Regione per calmierare l'impennata del gas, le vetrerie di Murano riaccendono i forni

foto di repertorio
MURANO - Uno stanziamento straordinario, pari a 3 milioni di euro, per permettere alle vetrerie di Murano di riaccendere i forni. Un contributo a fondo perduto a sostegno delle...

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MURANO - Uno stanziamento straordinario, pari a 3 milioni di euro, per permettere alle vetrerie di Murano di riaccendere i forni. Un contributo a fondo perduto a sostegno delle imprese del vetro artistico, in forte difficoltà per gli aumenti spropositati delle bollette del gas. La Giunta regionale del Veneto, attraverso l'assessore allo Sviluppo economico ed energia Roberto Marcato, ha approvato ieri un intervento straordinario che va incontro al grido di disperazione delle vetrerie dell'isola, che si sono viste aumentare il costo del gas, combustibile fondamentale nella lavorazione del vetro, di quasi il 500 per cento. E se dieci vetrerie avevano già spento i forni nel giro di due mesi, anche la maggior parte delle restanti aziende del distretto artistico avevano annunciato di non poter resistere ancora a lungo.


SOLDI A FONDO PERDUTO

Di qui l'intervento della Regione a fondo perduto, che va a mettere al riparo il distretto da quella che i vetrai stessi avevano definito, economicamente parlando, una vicenda che avrebbe fatto danni peggiori del Covid. «Abbiamo fatto uno sforzo straordinario a fine anno, recuperando dal bilancio regionale 3 milioni di euro, per sostenere le imprese del distretto del vetro di Murano, fiore all'occhiello del nostro artigianato artistico - dichiara l'assessore - Imprese messe in ginocchio oggi dal rialzo del costo del gas. Mi ero impegnato personalmente, visitando alcuni laboratori, a fare tutto il possibile per aiutarli e oggi la Regione mette a disposizione risorse che rappresentano una boccata di ossigeno». Dati alla mano, le vetrerie muranesi, una sessantina in tutto, consumano 10 milioni di metri cubi di gas che, fino a settembre, costava poco più di 20 centesimi al metro cubo. Dal primo di ottobre, invece, il costo è salito agli attuali 0,90 centesimi, con un impatto devastante sui bilanci delle aziende.


BOOM DEI COSTI

Le prime bollette, recapitate in questi giorni, non lasciano spazio a dubbi e una vetreria si è trovata con un conto di 170 mila euro rispetto ai precedenti 40 mila. Nelle scorse settimane, Confartigianato Venezia aveva incontrato tutti i parlamentari locali per sensibilizzarli ad affrontare la questione in Parlamento e anche il patriarca Francesco Moraglia si era appellato al Governo a tutela di un patrimonio storico-culturale che appartiene non solo a Venezia, ma a tutto il mondo. «Chiedo a quanti hanno voce in capitolo e possibilità di intervenire che tale situazione, con pesanti ricadute sul territorio veneziano, sia affrontata a livello locale e nazionale - aveva detto il patriarca di Venezia - in modo tale che venga tutelata l'eccellenza artistica e professionale che tali imprese, da sempre, rappresentano». In attesa, quindi, di un intervento di medio termine da parte del Governo, al fine di scongiurare la chiusura di tutte le imprese della lavorazione del vetro artistico muranesi, con la conseguente messa in cassa integrazione di circa 650 addetti, la Regione ha previsto l'attivazione di un intervento emergenziale che prevede un contributo a fondo perduto alle imprese del vetro artistico di Murano di prima lavorazione, ossia la fornace. Una notizia accolta con grandissima soddisfazione da parte dei vetrai. La vittoria della consapevolezza, come la definisce il presidente del Consorzio Promovetro Luciano Gambaro, perché si è capita la specificità del distretto di Murano, e la vittoria della coesione perché tutti hanno lavorato nella stessa direzione: salvare il vetro di Murano. «L'assessore Marcato ha compreso le enormi difficoltà dei vetrai e ha tradotto in delibera il desiderio e l'impegno politico di aiutare Murano - commenta il segretario di Confartigianato Gianni De Checchi - Murano è un'eccellenza del Veneto e del Paese, e certamente non si poteva assistere alla chiusura delle aziende senza muovere un dito». «In questo momento conclude Marcato - è necessario tenere la guardia alzata e che la politica trovi risposte adeguate, non solo nel caso specifico dei vetrai muranesi, ma in vari settori, perché il rincaro e la carenza delle materie prime e la carenza delle stesse dall'altro stanno ponendo in grandi difficoltà intere filiere produttive anche in Veneto».

 

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Il Gazzettino