TRIESTE - Sta facendo il giro del Web l'omelia pronunciata dal vescovo di Trieste, monsignor Giampaolo Crepaldi, ieri durante la celebrazione della messa dell'Epifania....
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«Questa esemplare professione di fede dei Magi in Gesù Signore, Re e Salvatore universale, durante le feste natalizie - ha affermato Crepaldi, in passato esponente non di secondo piano della curia di Benedetto XVI - è stata oggetto di un attacco senza precedenti che è andato dispiegandosi in varie forme: dalla volgare e blasfema identificazione della sua persona con l'essere gay, pedofilo e "sardina", fino a più sofisticate interpretazioni dei testi scritturistici che lo hanno privato della natura divina».
«Queste ultime - ha proseguito il vescovo - sono state proposte, in genere, da intellettuali liberal che, convinti di essere i depositari di non si sa quale arcana verità, pretendono di esercitare autorevolmente la missione di liquidare la regula fidei su Cristo alla quale ci riferiamo noi cristiani con la recita del Credo, naturalmente in nome del progresso umano di cui solo loro possiedono le chiavi di accesso».
«Sempre loro e sempre quelli - ha continuato - ogni anno a spararla più grossa, spacciando patacche cristologiche in nome del progresso.
Il Gazzettino