Vertice G7, il Sap denuncia: «Valichi sguarniti e postazioni pericolose»

Vertice G7, il Sap denuncia: «Valichi sguarniti e postazioni pericolose»
TRIESTE - Confini sguarniti di personale e postazioni pericolose. E' un grido d'allarme quello che proviene dal sindacato autonomo di polizia per voce del segretario...

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TRIESTE - Confini sguarniti di personale e postazioni pericolose. E' un grido d'allarme quello che proviene dal sindacato autonomo di polizia per voce del segretario provinciale Lorenzo Tamaro nell'ambito dell'azione prevista per il controllo dei confini durante la sospensione dei trattati di Schengen partiti il 10 maggio e che avrà la durata di una ventina di giorni. Il Sap aveva chiesto da tempo che venissero predisposti dei rinforzi alla Polizia di Frontiera, in termini di uomini e mezzi, con personale qualificato a svolgere questo tipo di mansione in considerazione del fatto che rispetto al 2007, quando erano ancora attivi i valichi confinari (più di una ventina sul territorio giuliano), oggi mancano all’appello più di 150 unità. «Richieste - denuncia il sindacato in una nota - che non hanno trovato alcuna risposta né scritta, né ancor peggio nei fatti. Il rinforzo sarà dato dalle altre specialità, come la Polizia Stradale, la Polizia Ferroviaria e i Commissariati della provincia di Trieste e non da personale attinto da altre provincie, specializzato e preparato sulla materia come quello della Polizia di Frontiera».


«Il motivo è ampiamente percettibile - prosegue Tamaro - non ci sono uomini, il deficit nella polizia di Stato è tale (circa 18 mila unità a livello nazionale, 250 in ambito provinciale) da non poter colmare una necessità come quella che stiamo vivendo. E allora ci si affida a quello che si ha, distogliendo quindi il personale dai propri compiti e dalle proprie professionalità per riempire un “buco” incolmabile con le forze attualmente a disposizione. In merito il Sap da anni sta lottando affinché si ritorni ad assumere personale in modo “importante”; di sicuro non possono bastare le 1000 unità circa, previste dal prossimo concorso e che saranno disponibili appena dopo il 2018. Troppo poco veramente». Emblematica la situazione al valico di Rabuiese: «Gli operatori occupano una careggiata della sede (auto)stradale protetti solo da coni plastificati, pressochè nulla illuminazione notturna ed un solo pannello luminoso ad indicare il controllo di polizia (in italiano). Mancanze queste che mettono a rischio la sicurezza dell’operatore di Polizia e lo espongono, oltre a serio pericolo per la propria incolumità, a tutte le intemperie climatiche». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino