Grandine e forte vento: distrutte le coltivazioni del Veronese. E per le vigne è tutto da vedere

VERONA - L'ondata di maltempo chetra il 4 e il 5 maggio si è abbattuta sulla provincia di Verona ha causato disagi alla viabilità e soprattutto danni...

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VERONA - L'ondata di maltempo chetra il 4 e il 5 maggio si è abbattuta sulla provincia di Verona ha causato disagi alla viabilità e soprattutto danni all'agricoltura, non risparmiando le coltivazioni nella fascia di pianura e colline che va dal basso Lago di Garda a Bardolino, fino a San Bonifacio e poi a nord verso Caldiero e Soave.


«Le coltivazioni sono state colpite da grandine abbondante accompagnata da forte vento» ha detto Michele Marani, direttore del Codive, il Consorzio di agricoltori per l'assicurazione agevolata in agricoltura contro i danni da maltempo. La grandinata, che ha colpito a macchia di leopardo, si è abbattuta anche sui vigneti del Lugana e del Bardolino per poi spostarsi verso mattina nell'area vocata alla frutticoltura di Zevio, Colognola ai Colli dove si è abbattuta su mele e pere. I danni maggiori però sembrano essere stati nell?area lungo la regionale 11, tra San Bonificio, Soave e Caldiero. E' stata colpita l'area classica della Doc Soave, in alcune zone pare in modo importante. «I danni alla frutta sono immediatamente valutabili dato che i frutti sono già in formazione. Una volte che riceveremo le segnalazioni dagli agricoltori - ha spiegato Marani - ma stando alle foto ricevute dove la grandine ha colpito il raccolto non è più commercializzabile».

«Diversa - ha concluso - è la situazione per i vigneti che sono nella fase delle infiorescenze, per cui la valutazione dei danni va fatta più avanti quando si formeranno i grappoli. Certo le ferite nelle piante le predispongono maggiormente alle fitopatie per cui senz?altro occorrerà un surplus di trattamenti per evitare l'insorgenza di malattie. Il Codive negli ultimi 5 anni ha assicurato le coltivazioni per 1,4 miliardi di euro e erogato risarcimenti per più di 110 milioni a fronte di poco più di 44 milioni di premi a carico degli agricoltori.
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Il Gazzettino