Verona. Ventenne rapito e torturato da quattro giovani: denudato, frustato e ferito con un ago. Aveva denunciato due degli aguzzini

foto d'archivio
VERONA - ​Ventenne rapito e torturato da quattro giovani: denudato, frustato e ferito con un ago. Aveva denunciato due degli aguzzini. Sentendosi calunniati da un ventenne,...

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VERONA - ​Ventenne rapito e torturato da quattro giovani: denudato, frustato e ferito con un ago. Aveva denunciato due degli aguzzini. Sentendosi calunniati da un ventenne, quattro giovani tra i 18 e i 30 anni lo avrebbero rapito sottoponendolo a pesanti umiliazioni e vessazioni, e per questo sono stati arrestati dalla squadra Mobile di Verona e portati in carcere. Il provvedimento, emesso dalla procura scaligera, segue l'accusa di sequestro di persona, tortura e rapina.

Le indagini

Le indagini sono partite la notte del 30 agosto scorso, a seguito di una segnalazione giunta alla centrale operativa della Questura riguardante un giovane indiano, fuggito dopo un presunto rapimento da parte di un gruppo di persone. L'attività investigativa ha permesso di ricostruire la dinamica dei fatti: la vittima sarebbe stata caricata a bordo di una Mercedes dai quattro indagati, che lo avrebbero trasportato in aperta campagna dove, strappatogli il telefono di mano dopo il suo tentativo di chiedere aiuto alla madre, lo avrebbero trascinato fuori con violenza. Lì, sul terreno, lo avrebbero costretto a denudarsi e a mettersi in ginocchio, legandogli le mani e infilandogli ripetutamente un ago sotto le unghie, per poi farlo alzare e camminare per duecento metri. Infine, lo avrebbero
nuovamente obbligato ad inginocchiarsi per prenderlo a calci e pugni mentre uno dagli aggressori, in particolare, lo avrebbe colpito su tutto il corpo con una frusta e un bastone inveendogli contro e minacciandolo.

Proprio quest'ultimo giovane - è emerso - sarebbe stato denunciato dalla vittima per estorsione in giugno. Uno degli altri indagati sarebbe stato denunciato nel 2022, sempre dalla stessa vittima, per sequestro di persona e successivamente arrestato dalla Squadra Mobile scaligera insieme ad altri componenti di una baby gang cittadina nota come «Qbr». Secondo gli investigatori si sarebbe trattato, di una vera e propria «resa dei conti» da parte del gruppo di giovani, tutti arrestati e portati nel carcere di Verona.

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Il Gazzettino