Venezia celebra il Giorno della Memoria nel Ghetto, Zaia: «C'è chi ancora difende le teorie naziste, ciò che è successo non deve accadere più» - Video

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VENEZIA - «La giornata che celebriamo con qualche giorno di ritardo assume un significato, quello di poter parlare a giovani e ragazzi. Quello che vogliamo è portare un messaggio di tolleranza». Lo ha detto stamani a Venezia il presidente del Veneto, Luca Zaia, intervenendo alle celebrazioni per il Giorno della Memoria in Campo del Ghetto Nuovo, alla presenza di molti studenti e studentesse.

Ai ragazzi che vivono il mondo dei social, il governatore chiede «di aiutarci a fare un percorso contro il negazionismo. C'è chi ancora difende le teorie naziste: in Italia non abbiamo brillato - ha aggiunto -, sono passati molti anni però è bene ricordare che ciò che è successo non deve accadere più».

Nel corso del suo intervento, il presidente della Comunità ebraica di Venezia Dario Calimani ha ricordato che «da questo campo sono stati portati via 254 ebrei e ne sono tornati solo otto; gli altri sono rimasti ad Auschwitz e dintorni. Oggi non curiamo la memoria collettiva e quella degli altri. Ma la memoria va salvaguardata se rispettiamo l'altro, se non prevarichiamo e commettiamo soprusi sull'altro», ha concluso. La cerimonia è stata spostata a oggi in accordo con il Comune di Venezia, per la concomitanza delle iniziative del Carnevale. 

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Il Gazzettino