I dubbi degli inquirenti italiani: uccisa dai terroristi o da "fuoco amico"?

I dubbi degli inquirenti italiani: uccisa dai terroristi o da "fuoco amico"?
VENEZIA - Ad uccidere Valeria Solesin sono stati i proiettili sparati dai terroristi o quelli provenienti dal "fuoco amico" dei reparti speciali della polizia, intervenuta per...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VENEZIA - Ad uccidere Valeria Solesin sono stati i proiettili sparati dai terroristi o quelli provenienti dal "fuoco amico" dei reparti speciali della polizia, intervenuta per salvare gli ostaggi? È uno dei quesiti a cui gli inquirenti italiani sperano di poter avere presto risposta, nell’ambito dell’inchiesta avviata sulla morte della giovane ricercatrice veneziana.




All’autopsia eseguita a Parigi, su disposizione dell’autorità giudiziaria francese, non sono stati ammessi a presenziare gli esperti della polizia italiana. Ma questa non è una sorpresa per chi conosce il modo di operare dei cugini d’Oltralpe, i quali non amano intromissioni di alcun tipo. In Procura a Venezia, non hanno dubbi sulla correttezza e sulla serietà degli accertamenti medico legali già eseguiti ed è per questo motivo che il procuratore aggiunto Adelchi D’Ippolito ha annunciato che l’esame autoptico non verrà ripetuto all’arrivo del cadavere in laguna. L’autorità giudiziaria veneziana si limiterà a disporre una ricognizione esterna del corpo senza vita della ragazza...







Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino