Turista cinese cade nel rio, la barca del 118 non riesce a passare: salvata da tre ragazzi

Turista cinese cade nel rio, la barca del 118 non riesce a passare: salvata da tre ragazzi
VENEZIA - Avrebbe potuto finire male per la trentenne cinese che venerdì sera è finita nel rio de l'Anconeta a Cannaregio. Riportata a riva da tre veneziani che...

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VENEZIA - Avrebbe potuto finire male per la trentenne cinese che venerdì sera è finita nel rio de l'Anconeta a Cannaregio. Riportata a riva da tre veneziani che di lì passavano per caso, la donna era in stato di semincoscienza, probabilmente a causa dello choc termico, ed è stata salvata dal provvidenziale intervento dei vigili del fuoco e del 118.


L'INCIDENTE
Sono circa le 21.30 di venerdì quando tre giovani veneziani lanciano l'allarme e chiedono soccorso ai vigili del fuoco per una persona caduta in acqua vicino al ponte de l'Anconeta a Cannaregio. Un punto maledetto, dove spesso i turisti finiscono a mollo scattandosi le fotografie sulla riva, a causa dei gradini pieni di alghe. E sempre lì, a metà marzo, un bimbo scozzese di 7 anni è scivolato in acqua e ha rischiato di annegare, fortunatamente salvato da una veneziana che si è tuffata a riprenderlo. Anche in questo caso gli eroi sono veneziani, dai giovani che l'hanno portata a riva ai soccorritori intervenuti. Non è chiaro come la donna cinese sia finita tra i flutti, forse è scivolata a causa dell'acqua alta che a quell'ora sta già iniziando a salire. La donna è da sola e non urla, nessuno chiede aiuto. Tre giovani veneziani passano sul ponte de l'Anconeta e vedono una figura muoversi e galleggiare a fatica nei rio, capiscono che si tratta di una persona ma non sanno da quanto tempo è lì. Uno di loro di butta e la raggiunge, la trascina a riva aiutato dagli altri che la sollevano fuori dall'acqua. La trentenne non reagisce, da pochi segni di coscienza e resta distesa, inerme e fradicia, sulla fondamenta. E' in stato di shock e rischia l'ipotermia.

I SOCCORSI

La squadra dei vigili del fuoco arriva sul posto e trova la cinese distesa sui masegni, con i giovani veneziani che tentano di rianimarla assieme. I pompieri prestano il primo soccorso sanitario e la donna pian piano riprende coscienza, ma resta molto debole. Forse nel rio ha tentato di nuotare e mettersi in salvo fino allo sfinimento, ma il freddo e la corrente le rendevano difficile restare a galla. Da lì a poco arriva anche il 118 ma l'alta marea rende impossibile per l'idroambulanza entrare nel rio. I pompieri allora caricano la giovane sull'imbarcazione per raggiungere il Canal Grande e consegnarla ai soccorritori sanitari che la portano all'ospedale Civile per le cure del caso, scongiurare l'ipotermia. Nelle difficoltà di quella sera, tra la caduta nel rio de l'Anconeta e l'alta marea che rendeva difficili le operazioni, la trentenne è stata fortunata. Perché l'intervento tempestivo dei giovani veneziani, quello dei vigili del fuoco e del 118 sono stati provvidenziali. (G.Pra.) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino