Anche la Regione stoppa la proposta di Brugnaro: «No ai tornelli a Venezia»

Tornelli a Venezia
VENEZIA - «I tornelli? Non so se siano l'ipotesi migliore. Il traffico va regolamentato, ma bisogna studiare una forma di accredito». Dopo il ministro...

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VENEZIA - «I tornelli? Non so se siano l'ipotesi migliore. Il traffico va regolamentato, ma bisogna studiare una forma di accredito». Dopo il ministro Franceschini, anche l'assessore al turismo della Regione Veneto Federico Caner dice no all'ipotesi tornelli per contingentare gli ingressi turistici a Venezia. Due giorni fa, il sindaco Luigi Brugnaro aveva in sostanza riaperto a questa possibilità parlando di varchi accessibili con chiavi elettroniche. «Risponde senza dubbio ad un'esigenza reale regolamentare gli accessi - premette Caner -, ma lo dico senza filtri: non mi fa impazzire l'idea dei tornelli per entrare a Venezia». Con le cautele del caso («anzitutto esprimo una posizione personale») con i se e con i ma, l'assessore leghista della Regione in sostanza però stoppa l'ipotesi: «Le città sono belle quando sono aperte. Venezia deve senza dubbio essere gestita, ma il tornello mi dà un'idea di blindatura che faccio fatica ad approvare». Alternative? «Dovremmo pensare ad una sorta di accredito».

Tipo i pass della Mostra del Cinema? «I tour operator anzitutto dovrebbero prenotare in anticipo ingressi a Musei e Teatri. Quegli ingressi contingentati condizionerebbero di fatto gli ingressi. Hai biglietto prenotato? Entri. Sennò no». Caner si dice consapevole di come trovare una soluzione fluida e facile non sia così semplice. «Credo che per tutti i Veneti la città debba essere sempre fruibile. Ho sentito anche affermazioni non positive sulla carta Venezia. Secondo me invece quello è il principio giusto. Venezia è il capoluogo dei Veneti e ai cittadini della regione deve essere sempre aperta. I turisti? Vanno filtrati. E il filtro giusto è quello delle prenotazioni». Ma non si rischia di cristallizzare Venezia in una città museo depotenziandone la vitalità? «Venezia è un museo a cielo aperto. Non illudiamoci, l'overtourism a Venezia tornerà prestissimo. E dobbiamo essere pronti ad affrontare questa emergenza in anticipo. E credo che il sistema di accredito e prenotazione alla fine diventi uno strumento di dissuasione al turismo mordi e fuggi».

Caner dunque pone una posizione alternativa rispetto alle affermazioni di due giorni fa del sindaco Brugnaro che, in occasione della mostra Venetia 1600 Nascita e rinascita aveva in parte riaperto alla possibilità di un sistema di controllo: «Occorre pensare a varchi simili a quelli dei cancelli di casa - aveva spiegato il sindaco -, che saranno attivati nei periodi di alta affluenza. Per entrare ed uscire di casa si userà una chiave elettronica attraverso una applicazione dedicata. Per chi non avrà dimestichezza con questi accessori, avremo chi darà una mano». Ma rispetto all'ipotesi tornelli era arrivato anche il no del ministro alla cultura Dario Franceschini che a margine della presentazione delle nuove sale delle Gallerie dell'Accademia a Venezia si era espresso in maniera negativa su questa proposta: «Bisogna combattere l'eccessivo affollamento nelle città d'arte, ma senza alcun contributo d'accesso. Bisogna sfruttare tecnologie meno invasive per controllare i flussi, che ci sono, ma se penso ai tornelli mi viene in mente un aeroporto, non una città. Per il resto tutto è nelle mani dei sindaci, noi siamo qua per dare una mano».

Caner si inserisce nel dibattito sull'onda lunga del pensiero di Franceschini, cercando però di evitare scivolose opposizioni con l'amministrazione Brugnaro: «È un dato di fatto che bisogna gestire i flussi turistici, ma non so se i tornelli siano la soluzione più giusta. Penso che Venezia non sia un parco giochi a cielo aperto, e che i suoi residenti meritino di viverla come una vera città», ha quindi sintetizzato l'assessore al Turismo del Veneto a proposito dei progetti del Comune per regolamentare gli accessi alla città lagunare. Caner ha quindi fatto riferimento alla possibilità di utilizzare «un'altra tecnologia per valorizzare la città e regolarne gli ingressi». 

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Il Gazzettino