Venezia, 5 euro per l'accesso nei "giorni caldi", ma spariranno i tornelli

Primi test nel 2024: si pagherà nei 20 giorni di pienone turistico

Venezia, 5 euro per l'accesso nei "giorni caldi", ma spariranno i tornelli
VENEZIA - Questa sembra essere la volta buona. D’altronde lo aveva annunciato il sindaco Luigi Brugnaro che dal 2024 la prenotazione e il contributo d’accesso per la...

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VENEZIA - Questa sembra essere la volta buona. D’altronde lo aveva annunciato il sindaco Luigi Brugnaro che dal 2024 la prenotazione e il contributo d’accesso per la visita a Venezia sarebbero diventati una realtà, seppur in via sperimentale e per una ventina di giorni. La differenza rispetto agli altri annunci di entrata in vigore di un balzello approvato dal Parlamento sul finire del 2018, è che la macchina operativa è partita e viaggia a regime. Ancora Brugnaro, qualche settimana fa: «A settembre presenteremo la prenotazione e il contributo d’accesso per il 2024». Due le novità: spariranno i tornelli e si pagherà un ticket calmierato di 5 o 6 euro.

LA COMMISSIONE

Tutto è in mano a una commissione che sta studiando il perimetro del regolamento e come muoversi al suo interno. Intanto il prezzo: si pagherà - quando necessario - una tassa fissa tra i 5 e i 6 euro. Un inizio soft e di media quasi matematica visto che il contributo - così come approvato - prevede una forbice di pagamento tra i 3 e i 10 euro. Nel 2024 l’obolo si verserà quando verrà raggiunta la quota massima di prenotazioni possibili, che fino a quel numero saranno gratuite per tutte. Poi si pagherà. Quale sia il limite numerico lo stanno studiando i tecnici del Comune, ciò che è certo è che sarà variabile secondo il periodo nel quale si trova il giorno scelto per la prenotazione. L’obiettivo - visto che non si può impedire la libera circolazione delle persone - è quello di disincentivare la gita a Venezia nei giorni più caldi. La prenotazione avverrà via internet e chi la effettuerà, riceverà un QrCode sullo smartphone.

IL CALENDARIO

Sotto la lente d’ingrandimento dei tecnici comunali sono finiti quei giorni che - una volta passato il periodo di prova - saranno considerati da bollino nero, secondo la ripartizione studiata nel 2019. Ecco quindi che la prova scatterà durante le festività del 2024, soprattutto il periodo di Pasqua, i giorni tra il 25 aprile e il Primo maggio, ma anche il ponte del 2 novembre: tutte giornate storicamente importanti per l’arrivo di turisti giornalieri a Venezia. Così come alcuni fine settimana di inizio e fine estate e i weekend di Carnevale. L’analisi terrà poi conto anche della ventina di osservazioni tenute in considerazione tra le oltre 200 inviate dai residenti in Comune. Compito della commissione anche la gestione di tutte le persone che arrivano a Venezia in giornata sia per lavoro sia per visite mediche o altri impegni che nulla hanno da spartire con il turismo. Tutte queste persone dovranno comunque prenotare il viaggio tra le calli (“mangiando” quindi un posto ai turisti) ma a differenza dei turisti non saranno chiamate a pagare una volta superata la quota limite: per giustificarsi basterà mostrare il motivo del viaggio. E si sta pensando anche ad una sorta di abbonamento per chi vive fuori città ma lavora a Venezia.

NIENTE TORNELLI

Per il momento finiscono in soffitta i tornelli che il Comune aveva pensato per regolamentare e controllare l’accesso in città, sul modello di quanto avviene nelle Grandi Stazioni. La manifestazione di interesse pubblicata dall’amministrazione aveva portato alla prova di tre diversi modelli installati per alcuni mesi all’ingresso del comando generale della polizia locale, al Tronchetto. La prova è stata superata ma i tornelli sono stati accantonati. A verificare la prenotazione (che dovrà essere fatta da tutti) e il pagamento del contributo, saranno gli addetti di Ca’ Farsetti che effettueranno controlli a spot.

LE VOCI

«I 5 euro ipotizzati rappresentano una cifra intermedia fra i 3 e i 10 iniziali, quindi accettabile - dice Roberto Paladini, segretario di Cna Venezia - Poi, nel momento in cui la fase sperimentale cesserà». E Salvatore Pisani, presidente della sezione Turismo di Confindustria: «Chi è intenzionato a visitare Venezia può arrivare a sostenere tale cifra, equilibrata e proporzionata alla tassa di soggiorno media di un albergo a cinque stelle di lusso». 

(ha collaborato Marta Gasparon)

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Il Gazzettino