VENEZIA «In via prioritaria gli introiti del contributo d'accesso a Venezia serviranno per ridurre la pressione fiscale dei cittadini veneziani rispetto al pagamento...
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LA COMMISSIONEUna prima seduta non facile, quella di ieri, in cui opposizione e maggioranza hanno battagliato sui primi quattro articoli della delibera, rinviando il grosso ai prossimi incontri. Quando - e si partirà mercoledì, alle 14.30 - a Ca' Farsetti verranno ascoltate le categorie economiche della città. Ribadendo, sempre, che se nell'applicazione la tassa di sbarco sarà alternativa alla tassa di soggiorno (chi paga una, non paga l'altra e viceversa), i due oboli chiesti ai turisti saranno del tutto complementari nell'intervenire in aiuto ai residenti della città storica. L'idea della Giunta Brugnaro, come detto anche ieri in apertura di Commissione dall'assessore Zuin, è quello di intervenire direttamente sulla tassa di asporto dei rifiuti. «Vogliamo che i primi introiti servano per abbassare ulteriormente l'esborso da parte delle famiglie in bolletta Tari», ha precisato ancora una volta Zuin.
SCONTI NEL 2020I primi benefici si avranno con l'approvazione del prossimo Bilancio in cui verrà inserito per la prima volta nella sua storia, alla voce entrate, anche il computo di quanto incassato con la tassa di sbarco per i primi mesi del 2019, a partire cioè dal Primo maggio. Le riduzioni quindi saranno operative a partire dal gennaio prossimo. Poi, a partire dal gennaio 2021 gli sconti aumenteranno ulteriormente, anche perché aumenterà il gettito dell'imposta, con il prezzo calmierato a 3 euro destinato a lasciare spazio alla griglia di bollini che farà oscillare il contributo da un minimo di 3 euro a un massimo di 10 euro, con una tassa costante, nei giorni da bollino verde, di 6 euro.
PIÙ SPAZIO ALLE FAMIGLIE«A differenza di quanto successo con la tassa di soggiorno - ha precisato l'assessore al Bilancio - questa volta le riduzioni della Tari riguarderanno in maniera diretta le famiglie, poi penseremo ai negozi commerciali. È però difficile dire a quanto ammonterà sia la tassa, sia la riduzione». Che nel 2019, grazie alla tassa di soggiorno, è stata del 4/5 per cento per le famiglie; del 30 per cento per i negozi di vicinato e del 20 per cento per i negozi commerciali (esclusi quelli dei centri commerciali) e fino ai cento metri quadri di ampiezza. «Dal 2020 le riduzioni aumenteranno progressivamente - ha chiosato Zuin - e non riguarderanno soltanto la Tari, ma anche altri aspetti della vita della città». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino