Venezia rientra nella Via della Seta, Musolino: «Finalmente l'hanno capito»

Venezia rientra nella Via della Seta, Musolino: «Finalmente l'hanno capito»
VENEZIA - I cinesi lo hanno scritto in tutte le salse, persino nelle brochure per i turisti, che la Via della seta, sulle orme di quella che univa gli imperi cinese e romano e che...

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VENEZIA - I cinesi lo hanno scritto in tutte le salse, persino nelle brochure per i turisti, che la Via della seta, sulle orme di quella che univa gli imperi cinese e romano e che Marco Polo tornò ad esplorare alla fine del 1200, parte da Pechino (l'antica Khanbaliq) e arriva a Venezia: e per quella Via hanno un programma di investimenti da vari miliardi di euro.

Il Governo italiano per molto tempo gli ha risposto, invece, che arriva a Genova e a Trieste e solo lo scorso febbraio il ministro dei Trasporti Graziano Delrio aggiunse Venezia. Il fatto che ora il primo ministro Paolo Gentiloni, proprio a Pechino dove sta partecipando al forum Belt and Road for International Cooperation, abbia nuovamente parlato di Genova e Trieste «ma anche» di Venezia è dunque un fatto positivo per il porto lagunare.
Il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale Pino Musolino, che in questi giorni era a Giacarta ha commentato: «A forza di dirglielo in tutte le salse lo hanno capito. Trieste movimenta ogni anno 400 mila container solo perché 250 mila sono destinati a Venezia. Bisognerebbe sempre ricordarlo a chi deve decidere gli investimenti sulle infrastrutture italiane».
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Il Gazzettino