VENEZIA - Il restauro della Scuola Grande della Misericordia di Venezia verrà completato entro un mese e mezzo, dopo un anno di lavori. L'annuncio è stato dato questa...
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Soldi che sono stati interamente finanziati dal privato, dopo che il Comune ha negato la fideiussione richiesta. «Contrariamente a quanto detto - ha aggiunto Donadini - qui la società di progetto non è mai stata in ritardo. E, nei quattro anni che ci sono voluti per arrivare a questo punto, pur venendo criticati, abbiamo organizzato eventi gratuiti che hanno tenuto l'edificio aperto al pubblico per 384 giorni». «Una volta tracciate le regole - ha aggiunto Alberto Torsello, l'architetto che ha curato il progetto culturale - nessuno è uscito dal piano». Torsello ha quindi illustrato le linee base del progetto.
«Abbiamo tentato non tanto di riportare gli affreschi all'antico splendore, ma di far diventare questo luogo estremamente funzionale e flessibile, per ospitare la più vasta varietà di eventi, rispettando la finanza di progetto, il progetto culturale e l'idea che l'intervento deve consentire un ritorno a chi finanzia l'opera. Così abbiamo fatto la scelta radicale di un pavimento monolitico, composto da una lastra di acciaio da sei millimetri, che facesse da contraltare alla storia con la tecnologia che vi sottostà. E abbiamo così creato uno spazio che, prima, a Venezia non esisteva, garantendo nel contempo la sicurezza delle persone e la piena accessibilità a tutti».
Come ha quindi ricordato il geometra Massimiliano De Martin, responsabile dell'esecuzione dei lavori, nell'anno di cantiere aperto nella seconda sala per dimensioni della città storica, dopo la sala del Maggior Consiglio, non si è verificato nemmeno un incidente". A chiudere l'incontro è stato Luigi Brugnaro, finanziatore dell'opera e candidato sindaco. «Non avrei mai voluto fare questa pre-apertura in campagna elettorale perché non la trovavo in linea con l'eleganza di questa città.
Il Gazzettino